“Signora sono il tecnico dell’acqua”, la mamma del sindaco sventa la truffa

Ci hanno provato ma la signora non è caduta nel tranello. Il raggiro è stato tentato nei confronti della mamma del sindaco di Besana in Brianza, Emanuele Pozzoli.
Ci hanno provato ma la signora non è caduta nel tranello. Il raggiro è stato tentato nei confronti della mamma del sindaco di Besana in Brianza, Emanuele Pozzoli. Un tentativo di truffa ma la donna “non ha abboccato all’inganno”. Il fatto è accaduto la scorsa settimana nel comune brianzolo. A raccontare l’episodio a MBNews è proprio il primo cittadino: “Un sedicente tecnico dell’acqua, con tanto di cartellino falso e walkie talkie, si è presentata al citofono di mia madre chiedendole di aprire il cancellato per alcune verifiche sul contatore presente in giardino. Simulati alcuni controlli ha poi chiesto di poter accedere in casa per saggiare la qualità dell’acqua che scorreva dal rubinetto“.

Come da copione l’acqua era “contaminata”, si doveva subito intervenire. Un piano ben studiato tanto che la mamma del sindaco avrebbe persino sentito un forte odore (probabilmente una filetta puzzolente aperta di nascosto).
A far insospettire la mamma del borgomastro sarebbe poi stata la strana richiesta da parte di quel finto tecnico di conoscere il numero degli abitanti della casa. “Mia mamma aveva già intuito che qualcosa non quadrava e per questo aveva già pronto il telefono in mano per chiamarmi”. Poi, all’improvviso, la frase che ha fugato ogni dubbio: “Signora smetta di usare l’acqua! Il Comune vi consegnerà delle taniche non contaminate” prosegue Pozzoli. “A quel punto mia mamma ha risposto che lei è la genitrice del sindaco e che mi avrebbe chiamato per verificare il tutto“.
Il malvivente, capito che stava rischiando grosso, con una scusa ha guadagnato l’uscita ed è fuggito a gambe levate.
“Insieme ai Carabinieri rivolgo a tutti un ennesimo accorato appello: non aprite a nessuno! Il Comune non invia tecnici a casa. Fate attenzione. Se vi trovate a disagio, la situazione non vi lascia tranquilli, o anche solo un semplice dubbio, chiamate subito le Forze dell’Ordine. Non esitate. Noi siamo sempre a disposizione per qualsiasi necessità” questo l’accorato appello di Pozzoli.
L’uomo che ha cercato di truffare la signora aveva un cappellino parzialmente calato sul volto, cartellino finto, era italiano sui 30 anni, e la barba appena accennata.