A 90’ dal termine del campionato di Serie A, il Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani coltiva ancora il sogno Europa. La sconfitta casalinga contro il Lecce è costata il sorpasso in classifica di Torino e Fiorentina, che ora hanno maggiori possibilità di strappare l’ottavo posto, utile per la partecipazione alla Conference League nel caso in cui la Juventus – che non subirà altre penalizzazioni in classifica – dovesse essere esclusa dalle prossime coppe Europee per decisione della Uefa.
L’intreccio per un sogno
La Lega di Serie A ha faticato non poco nell’organizzazione degli orari dell’ultimo turno: la decisione finale pertanto ha tenuto conto degli obbiettivi di classifica delle diverse squadre e degli impegni europei di Inter e Fiorentina. Pertanto i viola scenderanno in campo contro il Sassuolo venerdì 2 giugno; il Torino ospiterà l’Inter sabato pomeriggio, mentre Atalanta – Monza e Lecce – Bologna si disputeranno domenica 4 giugno alle ore 21. In questo modo Pessina e compagni sapranno già prima del fischio d’inizio se potranno ancora ambire all’ottavo posto: viola e granata sarebbero infatti irraggiungibili in caso di vittoria.
Pessina ancora azzurro
Nel mese di giugno si disputeranno le finali di Nations League, l’ultimo nato tra i tornei per squadre nazionali europee. L’Italia si giocherà l’accesso alla finalissima il prossimo 15 giugno contro la Spagna, con l’obiettivo di raggiungere in finale la vincente tra Croazia e Paesi Bassi, che ospiteranno tutte le partite. Il ct Roberto Mancini ha inserito Matteo Pessina nell’elenco dei 26 convocati che svolgeranno un breve ritiro di preparazione in Sardegna. Il capitano del Monza torna dunque a vestire quella maglia con la quale è stato protagonista anche lo scorso marzo, diventando il primo biancorosso ad essere impegnato in azzurro e a siglare una rete mentre milita nella squadra cittadina.
Gli esclusi
Se da un lato c’è grande soddisfazione per la conferma di Pessina – autore di una stagione eccellente per continuità di rendimento – in casa biancorossa c’è un pizzico di delusione per la mancata convocazione di altri giocatori che – reduci da un torneo di altissimo livello – sembravano vicini all’ingresso nel gruppo azzurro. I nomi di Di Gregorio, Sensi e Ciurria erano i più “caldi”: se tra i pali e a centrocampo la concorrenza è davvero agguerrita, forse un jolly come “il Fante” biancorosso avrebbe potuto far comodo al ct e ad una Nazionale alla ricerca di una nuova identità. Tuttavia mister Mancini ha invece preferito affidarsi a Florenzi – tormentato dagli infortuni in questa stagione – e a Bonucci – che ha lasciato intendere di chiudere la carriera nel 2024 – attirandosi più di una critica da parte di addetti ai lavori e semplici tifosi.
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