Dopo lo spaventoso incendio spuntano gli allacci abusivi: tre denunciati

Un devastante incendio, che lo scorso 8 maggio, ha avvolto uno stabile tra Ceriano Laghetto e Saronno ha scatenato preoccupazione e allarme tra i residenti. Dopo approfonditi accertamenti, la Polizia Provinciale di Monza e Brianza, in collaborazione con la Polizia Locale di Ceriano Laghetto, ha denunciato alla Procura tre soggetti per una serie di reati, tra cui furto in concorso su bene pubblico, appropriazione indebita e truffa. Secondo quanto emerso dalle indagini, le fiamme sarebbero partite da una rivendita di automobili nuove e usate, dove gli operai stavano svolgendo dei lavori su alcuni veicoli. Mentre da una parte si stava riempiendo un serbatoio di benzina mediante una tanica, dall’altra si stava procedendo alla carica di una batteria. Quest’ultima operazione avrebbe quindi prodotto le scintille e innescato il rogo.

Le autorità competenti sono state tempestivamente allertate, e i Vigili del Fuoco sono intervenuti con prontezza per mettere in sicurezza l’area e spegnere le fiamme. Grazie al loro tempestivo intervento, l’incendio è stato posto sotto controllo durante la mattinata. Tuttavia, durante le operazioni di spegnimento, gli operatori antincendio hanno rilevato un’anomalia riguardante il sistema del gas presente nel locale.

Di conseguenza, sono stati chiamati sul posto i tecnici del gas, i quali hanno notato la presenza di numerosi allacci abusivi che si originavano da un unico attacco autorizzato. “Gli accertamenti della Polizia Provinciale hanno consentito di verificare che tali allacci abusivi erano stati effettuati con lo scopo di bypassare il contatore e consentire alle due attività collegate di non pagare la bolletta (ed i relativi consumi). Così facendo, le due attività non risultavano inoltre censite come utilizzatori” spiegano dalla Provincia di Monza e Brianza.

In seguito all’intervento della Polizia Provinciale, è stata ripristinata la situazione di legalità. I tecnici del gas hanno provveduto a rimuovere gli allacci abusivi. Nel frattempo, le forze dell’ordine hanno proceduto a segnalare non solo l’attività di rivendita di automobili, ma anche un’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande privo delle necessarie licenze rilasciate dalle autorità