Concorezzo, l’appello di un papà: “Ho paura di mio figlio, vi prego: ricoveratelo”

Giuseppe, papà 50enne di Concorezzo, ha pubblicato un video sui social per cercare di aiutare suo figlio Francesco. “
Concorezzo. Giuseppe, papà 50enne di Concorezzo, ha pubblicato un video sui social per cercare di aiutare suo figlio Francesco. “E’ più di un anno che non dormo la notte, prima conducevo una vita normale ora non sono più sereno. Mio figlio ha 18 anni ed è affetto da schizofrenia paranoica, fa uso di spinelli, gioca con le macchinette, spesso frequenta compagnie poco raccomandabili e va in escandescenza se cerchiamo di placarlo. Purtroppo abbiamo paura di contraddirlo per le sue reazioni violente”.
Papà Giuseppe e sua moglie negli anni hanno fatto di tutto per aiutare il loro amato figlio. Lo hanno sempre fatto seguire dai servizi sociali, da psichiatri, psicologi, logopedisti. Un lunghissimo elenco di professionisti, come è lunghissimo l’elenco dei ricoveri in diversi ospedali della Brianza. Il giovane con il passare del tempo però è diventato sempre ingestibile, alternando momenti di calma a giornate di ira incontrollata. Ora i due genitori sono preoccupati e temono che possa accadere qualcosa di grave a loro e allo stesso giovane.
“È da anni che chiediamo di poter ricoverare Francesco in una struttura protetta, ma i tempi sono biblici e la situazione di mio figlio sta peggiorando sempre più. Può essere un pericolo per noi e per se stesso. Adesso abbiamo paura persino di andare a dormire” spiega in video il padre. “Quello che stiamo passando non lo auguro a nessuno. Siamo allo stremo“. Il 18enne sarebbe infatti in attesa di essere ricoverato in una comunità del milanese per essere adeguatamente seguito dagli specialisti ma il giorno tanto atteso stenta ad arrivare.
Lo sfogo di papà Giuseppe è diventato virale giungendo fino al Comune di Concorezzo che spiega: “La famiglia è a Concorezzo da settembre 2020, hanno avuto contatti con i servizi sociali del Comune per le informazioni e il supporto relativi alla presa in carico e all’attivazione dei servizi che sono di competenza di ATS e ASST”.
L’Asst Brianza ha fornito poi ulteriori chiarimenti sulla storia di Francesco, che è ben nota agli specialisti che lo trattano presso il Cps di Vimercate. “Il ragazzo, infatti, è uno dei 1.600 pazienti seguiti attentamente presso il Centro psico sociale brianzolo. Nonostante l’affollamento, gli esperti hanno sempre dedicato grande attenzione e cura al 18enne, un caso complesso e delicato che richiede un approccio mirato. La scelta di ospitarlo nella comunità del milanese non sarebbe casuale, bensì basata sulla sua specifica situazione e necessità. Purtroppo, la domanda di ricovero in strutture simili è elevata, e quindi esiste una lista d’attesa. Tuttavia, in base a un recente colloquio tra l’assistente sociale e il personale della comunità, sembra che siano state individuate le condizioni adeguate per accogliere Francesco si confida in poco tempo”.