Concorezzo, grande successo per le celebrazioni del compleanno numero 30+2 degli Alpini

All’iniziativa, oltre al gruppo concorezzese, presenti anche gli Alpini della sezione di Monza e rappresentanti di altre sezioni lombarde.
Concorezzo. Erano in tantissimi a sfilare per le vie di Concorezzo, intonando i loro canti accompagnati dalla Fanfara di Asso e dalla Banda del paese. Parliamo degli Alpini che ieri, domenica 11giugno, a Concorezzo hanno festeggiato il 32esimo anniversario o come dicono loro, il 30esimo + 2.

“Oggi siamo qui festeggiare il nostro compleanno numero 30+2 ha spiegato Lorenzo Nobile, capogruppo degli Alpini di Concorezzo -. Per l’occasione abbiamo pensato di organizzare anche un raduno sezionale della sezione di Monza. Ci è sembrato opportuno aggiungere un +2 perché la nostra manifestazione è slittata di due anni ma è giusto ricordare quello che è successo in quei due anni. Oggi, quindi, ci troviamo tutti qua. Il nostro gruppo, gli Alpini della sezione di Monza e anche rappresentanti di altre sezioni della Lombardia, per celebrare questo nostro avversario il raduno sezionale.”

Il percorso degli Alpini
Le celebrazioni sono partite ieri, domenica 11 giugno, da via Ozanam. Qui il capogruppo Lorenzo Nobile con il presidente della sezione monzese Roberto Viganò e il sindaco di ConcorezzoMauro Capitanio hanno deposto una corona al monumento di Don Gnocchi.
L’alzabandiera, intonato anche dai numerosi cittadini presenti, ha dato via al corteo con la Fanfara di Asso a fare da aprifila. Le penne nere hanno sfilato intonando i loro canti per le vie del paese prima di arrivare in piazza del comune dove si sono tenuti i discorsi delle autorità. Il passaggio della “Stecca” dal comune di Concorezzo a quello di Cornate ha preceduto l’ultima tappa: l’arrivo in Villa Zoia.

Il ricordo
In Piazza della Pace spazio anche a quegli alpini che “sono andati avanti” e che hanno contribuito a costruire la storia del gruppo concorezzese.
“Il nostro Gruppo è nato il 29 settembre 1991 grazie all’ex sindaco Lino Brambilla e ancora oggi suo figlio è il nostro alfiere – ha aggiunto Nobile -. Poi si unirono alcuni amici, tra cui il Tenente Eugenio Brambilla, capogruppo fino al 2019, gli Alpini Angelo Ronchi, Giorgio Terzoli e Osvaldo Penati e anche Osvaldo Bestetti. Purtroppo, sono tutti andati avanti, ma hanno lasciato un’impronta indelebile nel nostro Gruppo: sono loro che hanno dato vita al nostro motto “Alpini per amore”.”
