Festa della Repubblica, Monza: celebrazioni del 2 giugno in Villa Reale (non a caso)

Monza ha celebrato la festa della Repubblica all’interno della cornice della villa Reale: un luogo scelto non a caso per la ricorrenza del 77esimo anniversario
Festa della Repubblica. È nella prestigiosa cornice della villa Reale, scleta non a caso, che Monza ha celebrato il 2 giugno, ossia il 77esimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana a seguito del referendum istituzionale, indetto proprio il 2 giungo del 1946.

Quella del 2 giugno è una data doppiamente importante: sancì la fine della monarchia a favore della nascita della Repubblica e per la prima volta vide la partecipazione delle donne – oltre 13 milioni – ad una consultazione nazionale politica.
Presenti alla celebrazione le forze armate, le quali hanno accolto il prefetto di Monza Patrizia Palmisani. Hanno risposto all’appello il neo presidente del consiglio regionaleFederico Romani, il presidente della Provincia di MonzaLuca Santambrogio e il primo cittadino di Monza, Paolo Pilotto.

LA CELEBRAZIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA A MONZA

Dopo l’apertura della celebrazione, con l’entrata della Banda e il dispiegamento delle forze armate, il prefetto vicario Beaumont Bortone ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Rivolgo il mio saluto a quanti ricoprendo pubbliche responsabilità, espressione di una società civile, celebrano oggi la festa della Repubblica nel Settantasettesimo anniversario della scelta operata del popolo Italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia. oggi – ha proseguito il Presidente – ricorrono anche i 75 anni dalla nascita della Costituzione Italiana: riferimento sicuro e carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce i diritti e i doveri della nostra comunità”.
il prefetto vicario – per mezzo delle parole di Mattarella – ha poi sottolineato come fare rete tra Stati, autonomie locali, Istituzioni e componenti della società civile sia fondamentale, soprattutto in una situazione emergenziale come quella che ha colpito l’Emilia Romagna.
IL MESSAGGIO PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA DEL PREFETTO DI MONZA

Lei, il prefetto di Monza, nel celebrare il 2 giugno ha sottolineato come la scelta della Villa Reale non sia avvenuta per caso, proprio nel giorno in cui cittadini e istituzioni celebrano quel patto sociale (quello di cui parlava Rousseau) su cui si fonda la Repubblica.
“Qui a Monza – ha spiegato – si è deciso di celebrare questa giornata storica in un luogo costruito con finalità diverse che durante il periodo più cupo del fascismo è anche stato teatro di tragiche violenze. Oggi, invece, la Villa è stata recuperata come luogo di incontro, di unione e di cultura”.
Ed è proprio sui valori di libertà e democrazia, di pluralismo, di uguaglianza e di solidarietà a cui il prefetto punta: “Rappresentano le basi della nostra comunità nazionale, ma anche strumenti di lavoro che siamo chiamati a maneggiare ogni giorno, alimentandoli con i nostri gesti, le nostre azioni e i nostri pensieri, sl fine di trasmetterli alle nuove generazioni”.
IL MESSAGGIO PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Dal canto suo, il presidente del Consiglio Regionale ha fatto leva sul sentimento di appartenenza regionale spiegando come, a 77 anni da quel 2 giungo 1946, “la Lombardia sia diventata il propulsore dello sviluppo economico, sociale e civile dell’Italia repubblicana, sapendo interpretare i bisogni, liberare le energie e accompagnare l’impetuosa vitalità di una società capace di tagliare traguardi in ogni campo”.
Nelle parole di Romani, i cittadini italiani sono stati messi al primo posto, in quanto elemento costituente di una società operosa. “Oggi – ha precisato – in questa giornata di festa è innanzitutto ai nostri cittadini che dobbiamo dire grazie!”.
Contestualmente Romani ha affrontato con forte pragmatismo alcuni dei problemi sociali ed economici che stanno affliggendo il nostro Paese: “Siamo consapevoli – ha spiegato – che non mancano anche alcuni segnali di preoccupante decadenza in molti ambiti della società. Credo pertanto che mai come ora, in questa fase della nostra storia repubblicana, ci sia bisogno che le menti migliori si facciano avanti mettendosi a disposizione. La nuova rinascita italiana – ha concluso – non può che passare da qui: da una rinnovata partecipazione alla vita pubblica, da un rinnovato impegno per la collettività e da un rinnovato sacrificio per la costruzione di qualcosa di più grande”.
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA LUCA SANTAMBROGIO
“Oggi siamo qui per celebrare il 2 giungo, una data di fondamentale importanza per il nostro Paese. Un giorno che rappresenta il simbolo dell’Italia intera e un occasione per riflettere sulle fondamenta della nostra Repubblica. Oggi siamo qui per onorare quei valori che ci accomunano come libertà solidarietà e uguaglianza. Non parole vuole – ha sottolineato – ma fari capaci di guidare ogni nostra azione ne pubblico come nel privato.
Nel celebrare la festa della Repubblica Italiana, Santambrogio si sofferma in particolare su un articolo della Costituzione: il primo ( L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro ndr). “In tutta Italia – spiega – l’articolo uno della Costituzione assume una valenza particolare, soprattutto in una provincia laboriosa come lo è la Brianza.” In questo momento storico – precisa – diventa di fondamentale importanza per crescere e anche in questo caso si sono visti Enti diversi muoversi in modo armonico per il conseguimento di obiettivi comuni”.
Santambrogio non a caso cita l’articolo uno della Costituzione, ossia il diritto al lavoro. A stretto giro, infatti, la Provincia di Monza firmerà il patto per il lavoro della Brianza.
Un progetto che ha visto lavorare per circa un anno decine di soggetti con l’obiettivo di trovare una grande sintesi negli interessi dei lavoratori, e dove la formazione è stata messa al centro. Non è infatti un caso – conclude Santambrogio – che la Brianza è una della uniche provincia in Italia ad avere ben due laboratori occupazionali: un luogo dove sviluppare pratiche didattiche avanzate, in sinergia con le politiche locali per il lavoro e per le imprese”.
IL MESSAGGIO DEL SINDACO DI MONZA PER LE CELEBRAZIONI DEL 2 GIUGNO
Discorso molto chiaro ed elegante, quello del sindaco di Monza, che ha puntato sulla valenza storica e sociale della celebrazione. Non senza rimandare – tra le righe – a quella pericolosa deriva Fascista di cui tanto si parla. “Il significato della festa della repubblica italiana – spiega – coincide con più significati: il 2 giungo di 77 anni fa il popolo Italiano sceglieva la formula della Repubblica con il primo voto a suffragio universale e con un volto profondamente femminile (13 milioni di donne contro 12 milioni di uomini ndr).L’Italia vinse quella paura che le donne non fossero abbastanza emancipate.

La Repubblica di fonda su una Carta avanzatissima ed è protagonista della nascita di un’Europa Unita e non belligerante. Oggi – precisa – non dobbiamo correre il rischio di anestetizzare quella memoria storica e di costruire un’immagine edulcorata di una trasformazione che comportò la fatica del confronto e la capacità di affrontare la differenza delle opposizione senza farla sfociare nella premessa di conflitti insanabili”.
