
Diesel, traffico stradale, istituzioni inerti: il j’accuse di Barbara Meggetto. E all’orizzonte c’è Pedemontana.
Si chiama smog fotochimico, è legato a doppio filo con il traffico e in Brianza è il responsabile dell’aria tossica che persiste da giorni. La situazione, fotografata da Arpa Lombardia, mette in allarme Legambiente che oggi commenta così i dati, in un comunicato stampa: “Il diritto all’aria pulita è negato ai cittadini anche nella stagione estiva, non tiene il ‘manifesto’ di Regione Lombardia avverso a direttiva UE”.
BRIANZA TRA LE PEGGIORI PER ARIA TOSSICA
Aria tossica in particolare per la provincia di Monza. La situazione peggiore, è infatti quella che si rileva tra la Brianza e l’alta Pianura Bergamasca, dove i picchi di ozono eccedono anche i 200 microgrammi al metro cubo. Ma le mappe di ARPA Lombardia riportano una situazione critica non solo per le concentrazioni di picco ma anche per quelle calcolate sulla media di 8 ore, che a norma di legge dovrebbero essere al di sotto dei 120 microgrammi/mc, parametro ampiamente superato in quasi tutta la regione da settimane, e con poche eccezioni. E non è certo la prima volta che i campanelli d’allarme suonano.
Gli esperti di Legambiente sottolineano che le caratteristiche dell’aria tossica che grava su Brianza e non solo, sono legate all'”effetto della luce solare sulle molecole di ossido d’azoto, tipico inquinante da traffico, emesso in particolare dagli scarichi dei motori diesel. Proprio il legame con la luce solare fa sì che il picco di inquinamento si misuri nelle ore pomeridiane, per poi ridursi progressivamente nelle ore successive al tramonto”.
RACCOMANDAZIONE CONTRO L’ARIA TOSSICA
Da qui, il consiglio di evitare attività fisiche intense all’aperto nelle ore pomeridiane e di preferire quelle del mattino, per evitare gli effetti nocivi dell’aria tossica. Gli effetti sulla salute dell’organismo umano sono significativi, quando si presenta il picco in modo sistematico, a partire dall’irritazione delle mucose.
I DATI DEL PIRELLONE “TAROCCATI”
Proprio ieri, l’assessore regionale ad Ambiente e Clima, Giorgio Maione, in una nota, come ricorda Legambiente, ha ribadito i contenuti del ‘manifesto’ lombardo per il clima. Con un suo fact-checking, Legambiente Lombardia ha “chiarito come i dati forniti da Regione alla UE sui miglioramenti ottenuti per la qualità dell’aria siano in realtà ‘taroccati’.
J’ACCUSE DI MEGGETTO ALLA POLITICA DELLA REGIONE
Dura e amara la considerazione di Legambiente sull’inefficacia della politica nel garantire in questo ambito il diritto alla salute e all’aria pulita in Lombardia. “Dobbiamo accelerare verso i nuovi parametri UE, non remare pretestuosamente contro come fa Regione,” denuncia Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Sicuramente pesano le difficili condizioni orografiche della Pianura Padana, ma molto di più l’inerzia delle istituzioni regionali rispetto all’urgenza di affrontare le cause della mal’aria. Da decenni conosciamo le responsabilità dei motori diesel nel generare gas tossici, precursori delle polveri sottili e dell’ozono. Eppure una vera politica di uscita dall’era del diesel non è ancora in campo, ed anzi la Lombardia resta tra le regioni europee con i più alti numeri di autoveicoli circolanti sulla sua densissima rete stradale!”
PROSPETTIVA PEDEMONTANA
Rete stradale che si prepara a una mastodontica espansione con l’arrivo di Pedemontana: Tratta C (arcorese) in previsione entro l’anno e Tratta D Breve (Vimercatese) al centro degli obiettivi di Regione Lombardia con una determinazione rinvigorita dalla rielezione di Attilio Fontana.