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“Un lutto quasi familiare”. Così Alessandro Cazzaniga (FI) ricorda Silvio Berlusconi

27 giugno 2023 | 15:03
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“Un lutto quasi familiare”. Così Alessandro Cazzaniga (FI) ricorda Silvio Berlusconi

Da Cesano Maderno la lettera scritta da Alessandro Cazzaniga (FI) in ricordo di Silvio Berlusconi

Cesano Maderno. Sono passate oramai quasi due settimana dalla morte di Silvio Berlusconi ma sono ancora molti i messaggi di cordoglio che arrivano anche alla nostra redazione da parte di esponenti politici, e non, della Brianza.

Pubblichiamo integralmente una lettera che ha inviato Alessandro Cazzaniga, forzista di Cesano Maderno, in ricordo proprio del Presidente con il quale era molto legato.

LA LETTERA 

“La morte di Silvio Berlusconi è stato per me un lutto quasi familiare; a Lui ero e sono profondamente legato, fin da quando a tavola da Lui con altri giovani di Forza Italia, Silvio ha voluto sapere qualcosa di me e, quando ha saputo che, prima di essere adottato, io ero un bambino internato in un orfanotrofio-lager della Romania, un Paese soggiogato e devastato dalla tirannia del Comunismo e del despota Ceausescu, ha cominciato subito a ben volermi e a tenermi in considerazione.

Alessandro Cazzaniga e Silvio Berlusconi

Il Presidente infatti aveva capito bene il motivo del mio risentimento e del mio anticomunismo e il perché del mio impegno convinto e passionale in un Partito decisamente anticomunista come è appunto Forza Italia, il Partito da Lui fondato nel 1994 per evitare che il Comunismo potesse governare anche in Italia. Da quel momento Silvio Berlusconi mi ha preso in particolare simpatia tanto che, assai spesso, andavo a trovarlo a casa sua ad Arcore e Lui mi ospitava sempre con la sua proverbiale generosità, delicatezza e classe. Mi ricordo alcuni episodi che mi hanno fatto particolarmente piacere e che hanno contribuito ad aumentare la stima e l’affetto per Lui, per il grande Presidente che ci ha lasciato, come quando, al termine di una delle solite piacevoli conviviali con i giovani di Forza Italia a casa sua ad Arcore, arrivati al dolce, il Padrone di casa si rivolge a me con il Suo solito fare da anfitrione dicendomi “vedi Alessandro, oggi ho fatto preparare al mio chef uno stupendo tiramisù, perché tu mi sei simpatico e mi sono ricordato che il tiramisù, è il tuo dolce preferito”.

Mi ricordo poi un altro episodio che mi ha fatto particolarmente piacere: eravamo a casa sua a discutere di come riorganizzare il movimento giovanile di Forza Italia a livello nazionale quando, avendo fatto molto tardi, non riuscivo a tornare in tempo a pranzare con i miei genitori e con altre persone che avevano a casa come loro ospiti ed io ero particolarmente in ansia; il Presidente, accortosi della mia trepidazione, per tranquillizzarmi, ha preso il telefono ed ha chiamato al cellulare mio papà Sergio per giustificare il mio ritardo e…con una giustificazione così autorevole e, nel contempo, così delicata, i miei genitori si sono tranquillizzati e mi hanno perdonato l’assenza.
Ecco perché mi sono sentito in dovere di stare così vicino all’amico Silvio nei giorni del Suo definitivo commiato, sia “vegliandoLo” ad Arcore assieme ad altri amici giovani di Forza Italia, che partecipando da vicino alle solenni esequie nel Duomo di Milano, un ambiente che frequento normalmente, essendo stato accolto già da tempo come membro effettivo dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento che accompagna tutti i principali riti liturgici nel Duomo di Milano.

Ecco perché, anche adesso che siamo orfani del nostro grande Presidente, io mi sento ancora più in dovere di dare il mio appassionato impegno in Forza Italia, un Partito che deve continuare la sua lotta politica per assicurare a tutti gli Italiani di poter continuare a vivere in un Paese libero e autenticamente democratico all’interno dell’Europa e del mondo occidentale, in un contesto di pace e di solidarietà internazionale, come Silvio Berlusconi aveva sempre auspicato e sostenuto.