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Limbiate, “segretissimo” pool party per donne musulmane. Scoppia la polemica: “segregazione”

Vietati cellulari e niente telecamere di sicurezza, ingresso solo per donne e bambine. L'evento limbiatese sta facendo discutere. L'Eurodeputata Tovaglieri commenta "un party all’insegna della segregazione"

piscina mb 2021

Limbiate. Un intero acquapark riservato per un pool party al femminile, sabato 8 luglio dalle 10 alle 20. Chi puo partecipare? Solo donne, ovviamente, purché di religione musulmana, per una giornata di “divertimento, libere da tutte le preoccupazione e gli sguardi indiscreti”. Questo è quello che si legge sul sito di un parco acquatico con sede a Limbiate che da diversi giorni, sui social, sta promuovendo il primo evento privato in piscina per musulmane. Una proposta che sta facendo discutere tanto che sulla questione si è pronunciato anche il Parlamento Europeo che ha parlato di “segregazionismo”.

“Evento a rischio sicurezza”, l’onorevole Tovaglieri (Lega) si oppone al pool party per musulmane

A far discutere, oltre all’esclusività dell’evento rivolto solo alle donne di fede islamica, ci sono anche alcune restrizioni che, secondo l’onorevole Isabella Tovaglieri vanno a creare un grave deficit nelle misure di sicurezza. L’acquapark di Limbiate, infatti, mette il divieto assoluto di usare i cellulari – che dovranno essere lasciati nel guardaroba e utilizzati solo in caso di emergenza, e non ci saranno accese le telecamere di sorveglianza. Inoltre, la location fa appello anche sul “verde” della Brianza sottolineando che nelle vicinanze del parco acquatico non sono palazzi attorno.

isabella tovaglieri
L'Eurodeputata Isabella Tovaglieri

“Apprendiamo con sconcerto che sabato prossimo, 8 luglio, un intero acquapark di Limbiate (MB) sarà riservato esclusivamente alle donne musulmane per un party all’insegna della segregazione, nel quale mancheranno anche alcune misure di sicurezza, con le telecamere di sorveglianza che verranno spente per permettere alle ospiti di trascorrere una “giornata di sole libere dagli sguardi indiscreti”, come promette la pubblicità dell’evento – commenta l’Eurodeputata in una nota stampa divulgata.

No all’accesso a persone di sesso maschile ( anche bambini)

L’evento è previsto per sabato 8 luglio. I biglietti, come si legge dal sito web ufficiale del parco acquatico, sono già in vendita. L’entrata per le donne è di 27 euro mentre per le bambine (solo femmine) di 15 euro.

“Il sito che promuove il party garantisce inoltre alle bagnanti di fede islamica l’assenza di palazzi alti nelle vicinanze, il divieto assoluto di fare foto o video all’interno della struttura e la presenza di sole bagnine donne, così da poter uscire dalla vasca “con il burkini senza imbarazzo” e di poter “conciliare la bellezza e l’orgoglio del jihab con il bisogno di svago – continua Tovaglieri – A lasciare sgomenti è infine la possibilità di acquistare il biglietto ridotto per le bambine dai 5 ai 9 anni, che in questo modo vengono indottrinate prematuramente e in modo subdolo, anche attraverso un’occasione di svago, alla segregazione e alla sottomissione.  Non possiamo più accettare l’alibi della discriminazione e dell’integrazione difficile, quando sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con i nostri, che stridono con le conquiste e con i diritti faticosamente raggiunti dalle donne in Occidente”.

 

 

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