La precisazione

Gli interventi sulla Milano-Meda non piacciono a tutti, dopo i danni interviene la Provincia

Alcune decisioni prese dalla Provincia di Monza e Brianza per migliorare la sicurezza delle banchine stradali di competenza provinciale hanno generato malcontento e insoddisfazione per alcuni cittadini. Purtroppo, in alcuni casi, questo malumore si è manifestato attraverso atti di danneggiamento dei dispositivi installati sulle strade

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I lavori

Alcune decisioni prese dalla Provincia di Monza e Brianza per migliorare la sicurezza delle banchine stradali di competenza provinciale hanno generato malcontento e insoddisfazione per alcuni cittadini. Purtroppo, in alcuni casi, questo malumore si è manifestato attraverso atti di danneggiamento dei dispositivi installati sulle strade, in particolare nello svincolo di Barlassina (SP 35). In questo punto critico, considerata la conformazione della strada, sono state adottate apposite misure di segnalazione del pericolo, tra cui segnaletica e dispositivi luminosi (ripetuti anche sulle banchine e gli spartitraffico delle specifiche posizioni chilometriche).

Ricordando che qualsiasi atto di danneggiamento di bene pubblico è perseguibile dalla legge, alla Provincia è sembrato doveroso dare agli utenti opportuna spiegazione della situazione che ha portato i tecnici provinciali ad adottare tali scelte.

Il Servizio Strade – Concessioni della Provincia MB, in qualità di ente gestore del tronco di SP 35 ricadente nel territorio brianzolo compreso tra il Comuni di Varedo (pk 135+830) e di Lentate sul Seveso (pk 145+300), svincoli compresi, ha rilevato nei mesi scorsi che gli utenti facevano spesso un uso improprio delle banchine stradali in prossimità di alcuni nodi d’interscambio locale, fattore che stava comportando un eccessivo deterioramento delle superfici non asfaltate e quindi situazioni di potenziale pericolo per tutta l’utenza in transito, a causa della formazione di dislivelli eccessivi tra piano finito e piano campagna.

Nella fattispecie, in orari di maggior traffico, sono state riscontrate alcune situazioni di congestionamento lungo entrambe le carreggiate in corrispondenza degli svincoli di Bovisio Masciago e Varedo lungo la carreggiata Sud, ed in corrispondenza dello svincolo di Barlassina lungo la carreggiata Nord. In virtù del previsto intervento da parte di Pedemontana Lombarda, ad oggi non ancora eseguito, la Provincia MB è al momento impossibilitata ad intervenire in modo radicale/strutturale modificando la geometria del tracciato. Dal momento però che in taluni punti esso non è più idoneo all’attuale mole di traffico quotidiana, l’ente ha provveduto, nel limite delle economie disponibili e grazie ai contributi regionali, ad eseguire diversi interventi finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza della pavimentazione e relative pertinenze stradali.

Fra gli interventi effettuati è stato scelto in particolare di mettere in sicurezza il tracciato mediante la posa di delineatori di margine, in modo da inibire e rimarcare il divieto già implicito del transito sui tratti di banchina vicini delle predette uscite di svincolo – aree che, per natura e caratteristiche tipologiche normate dal Codice della Strada, non sono idonee alla circolazione o comunque al transito continuo di autoveicoli ma funzionali all’occorrenza alla sola sosta di emergenza.

Si segnala inoltre che è stato richiesto alle varie forze dell’ordine (Polizia Stradale, Carabinieri e Polizie Locali) un attento monitoraggio delle uscite interessate dalla posa dei delineatori, con particolare attenzione all’uscita di Barlassina Nord, già oggetto di vari interventi di ripristino (come da ultimo ordinato all’impresa in data 23 maggio 2023).

“Come intuibile, atti che puntano a rimuovere tali ausili di sicurezza costituiscono non solo reato, ma anche un aumento di rischio per tutti gli utenti che utilizzano quel tratto di strada. Si auspica dunque che tali atti di danneggiamento di bene pubblico possano avere fine, non solo per rispetto dei tecnici e funzionari che ogni giorno lavorano per la sicurezza del territorio, ma anche e soprattutto per salvaguardare il bene comune e gli investimenti di fondi pubblici” concludono dalla Provincia.

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