Il cittadino irregolare dalle “mille” identità: espulso

Era giunto in Italia nel 1997 senza, però, alcuna autorizzazione. In questi anni aveva collezionato un curriculum illegale di tutto “rispetto”: ricettazione, furto, guida in stato d’ebbrezza. Già espulso, dopo un primo tentativi di rientro sfumato, era infine riuscito nel suo intento facendo ritorno nel Paese sotto falsa identità. Ora un cittadino albanese, nato nel 1977, verrà definitivamente rimpatriato. Nella giornata di mercoledì 21 giugno il Questore di Monza e Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera del 46enne.

La storia criminale dell’uomo risale al 1998, quando venne denunciato a piede libero per il reato di ricettazione. Nel 2002, fu sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per furto in concorso con un connazionale. Nel 2004, ripeté il reato di furto in abitazione, rubando un orologio di valore e una somma di denaro. In seguito, subì la sospensione della patente a causa di violazioni al Codice della Strada, tra cui eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza.

Nel 2010, ricevette un ordine del Questore di Varese di lasciare il territorio nazionale. Nonostante un primo tentativo di rientrare in Italia nel 2011, presentandosi ai controlli di frontiera con diverse identità, venne respinto alla frontiera di Milano Malpensa. Nel 2016, però, riuscì a rientrare illegalmente in Italia, ma fu scoperto e arrestato nel 2020 da personale del commissariato Garibaldi Venezia di Milano durante una perquisizione. Era tornato nel Paese senza aver ottenuto l’autorizzazione speciale del Ministro dell’Interno.

Scarcerato dalla Casa Circondariale di Monza, il Questore ha emesso il decreto di espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera. L’uomo è stato accompagnato all’aeroporto per il definitivo rimpatrio, tramite volo diretto a Tirana, nel paese di origine.