Parere

Polemica aree dismesse: per i giuristi ha ragione l’assessore

Marco Lamperti e le minoranze protagonisti di una polemica sull'iter del recupero. Ma il parere legale scagiona la giunta.

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- Foto d'Archivio

L’amministrazione comunale ha agito correttamente sull’iter per il recupero delle aree dismesse. Lo ha scritto nero su bianco il segretario generale del Comune di Monza Franco Andrea Barbera, allegando e riassumendo la relazione dello Studio legale e di Avvocatura cui si è rivolto. Dà ragione all’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti, dunque, il parere dei giuristi sull’infuocata polemica che ha visto contrapposti Lamperti e le minoranze sull’iter del recupero delle aree dismesse. E, in particolare, sull’applicazione dell’articolo 40 bis della legge regionale 12.

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IL 40 BIS DELLA LEGGE 12, SULLE AREE DISMESSE

Si tratta di un procedimento che punta a favorire il recupero delle aree dismesse sul territorio offrendo un inter agevolato. Su alcuni aspetti tecnici, dopo il consiglio comunale del 19 giugno, era montata la polemica. Da un lato le minoranze (Forza Italia, Noi con Dario Allevi, Gruppo Misto con Martina Sassoli in testa) sostenevano che alcuni nuovi passaggi nell’iter richiedessero per legge nuove notifiche ai 21 proprietari delle aree. Parlavano di “illegittimità palesi di violazione della legge” e chiedevano le dimissioni dell’assessore. Dall’altro Lamperti ha sempre respinto quest’interpretazione della legge con dichiarazioni al vetriolo all’indirizzo della Sassoli: “deve tornare a studiare”.

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LA PAROLA AI GIURISTI

Difficile su un tema tanto tecnico stabilire la verità. Ci ha pensato il segretario generale, su richiesta dell’opposizione che ha inoltrato un formale interpello mettendo in copia anche il prefetto. In particolare, riguardo alle aree dismesse, il segretario scrive nella sua risposta: “la mancata effettuazione di una nuova notifica ai proprietari di immobili inseriti nella proposta di delibera n. 45/2023 non appare aver violato obblighi di legge e in particolare quelli specificatamente previsti dal comma 2 dell’art. 40 bis e, conseguentemente, causato vizi di legittimità alla delibera stessa”. Anche perché “i proprietari degli immobili individuati nella proposta di delibera n. 45/2023 rientrano tra quelli a cui è stata già effettuata la notifica ai sensi del comma 2 dell’art. 40 bis, nel 2020”.

Quello della vecchia notifica ai proprietari delle aree dismesse è il concetto chiave e lo esprime lo Studio legale nel passaggio finale del suo parere tecnico: “si può ritenere che la comunicazione notificata in data 14.10.20, sia ancora valida anche in previsione dell’approvazione della nuova deliberazione da assumersi ai sensi dell’art. 40-bis comma 1 che non sembrerebbe, pertanto, annullabile per vizio di legittimità”.

Caso chiuso? Lo si scoprirà probabilmente in aula, giovedì 29 giugno, quando il consiglio tornerà a riunirsi per la nuova seduta.

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