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Pistola e minacce contro i nonni per comprare la cocaina: “Sono io il boss”

6 giugno 2023 | 09:49
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Pistola e minacce contro i nonni per comprare la cocaina: “Sono io il boss”
Carabinieri di Seregno

A finire in carcere un 20enne, arrestato con le passanti accuse di estorsione, maltrattamenti aggravai e lesioni personali nei confronti degli anziani parenti

Li minacciava per comprasi la droga. “Sono io il boss“, dichiarava ai nonni vittime innocenti delle sue continue angherie. A finire in carcere un 20enne, arrestato con le pesanti accuse di estorsione, maltrattamenti aggravai e lesioni personali nei confronti degli anziani parenti. A far scattare le manette ci hanno pensato i carabinieri della Stazione di Seregno. L’attività di indagine condotta dall’Arma e coordinata dall’autorità giudiziaria monzese scaturisce dalle plurime denunce presentate dai familiari dell’indagato e, in particolare, da parte della nonna paterna 80enne, dai nonni materni, entrambi 82enni, e dal padre 55enne i quali, esasperati e terrorizzati dall’atteggiamento aggressivo e fuori controllo del 20enne, avevano chiesto aiuto ai militari sporgendo formale denuncia.

caserma carabinieri seregno

L’apice della violenta escalation di vessazioni sarebbe stato raggiunto quando il giovane, avrebbe dapprima inveito contro il padre e l’anziana nonna per ottenere denaro e, al loro rifiuto, li avrebbe gettati a terra in un clima di urla, minacce ed esternazioni violente. La sua ira si era poi sfogata sugli arredi e sui muri di casa, distruggendo suppellettili e sferrando pugni contro le pareti. Loro, impietriti, avrebbero ceduto e, per evitare il peggio, gli avrebbero consegnato il denaro preteso.
Le minacce non avrebbero risparmiato neppure i nonni materni. Con lo stesso modus operandi  avrebbe intimato agli anziani di tacere perché lui era “il boss” e che avrebbe spaccato tutto, con pedate a porte e finestre. In un’occasione sarebbe addirittura passato dalle parole ai fatti, spingendoli e strattonandoli con violenza. In uno degli ultimi interventi, i militari dell’Arma avevano anche trovato il giovane con una replica della pistola Beretta 92 che, priva di tappo rosso, era stata utilizzata dal giovane per minacciare i propri congiunti.

Tragedia sfiorata diverse volte e sempre scampata grazie all’intervento degli uomini dell’Arma. Raccolte le denunce delle vittime, sono state immediatamente condivise con l’autorità giudiziaria.

Nella giornata di ieri quindi, il 20enne è stato arrestato dai carabinieri di Seregno e, a bordo di una “gazzella”, condotto nel carcere di Monza.