L’imprenditoria e la politica, la ricchezza e le controversie giudiziarie, la vita privata e la passione sportiva. La biografia di Silvio Berlusconi, uno dei personaggi più influenti e discussi della storia della Repubblica Italiana, è destinata a diventare oggetto di lunghi dibattiti e discussioni attorno ai temi che più ne hanno caratterizzato l’esistenza. Nel riavvolgere il filo della vita dell’imprenditore nato ad Arcore il 29 settembre 1936 è impossibile non individuare il rapporto stretto, viscerale, quasi simbiotico tra il Cavaliere e il mondo dello sport.
L’acquisto del Monza Calcio nel settembre 2018 è stato l’ultimo capitolo della sua vita da Presidente: sebbene siano stati gli oltre 30 anni alla guida del Milan ad aver consegnato alla storia del Calcio i rossoneri e lo stesso Berlusconi, il suo impatto nella storia sportiva monzese è stato ugualmente dirompente per i traguardi raggiunti alla guida dei brianzoli.
“Adriano Galliani e tutto AC Monza piangono affranti la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Un vuoto che non potrà mai essere colmato, per sempre con noi. Grazie di tutto Presidente” questo il messaggio di cordoglio dell’AC Monza.
E sempre Galliani, suo fidato compagno nel mondo del pallone: “Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l’amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre 43 anni. Riposa in pace caro Presidente. Con tanto, tanto amore”.
Il Club biancorosso oggi è in lutto e ha cambiato il suo storico logo vestendosi di nero.
Trent’anni in rossonero
Silvio Berlusconi acquista un Milan indebitato e a rischio fallimento nel marzo del 1986. Il suo impatto sulla Serie A e sul futuro dei rossoneri è travolgente: il mix di forza economica e intuizioni vincenti firmate dall’imprenditore di Arcore vale l’ingaggio dei migliori giocatori del momento – Ruud Gullit, Marco Van Basten e Frank Rijkaard – e una lunga serie di scommesse vinte, come ad esempio l’ingaggio di Arrigo Sacchi dalla Serie B. Il Milan domina in Italia conquistando tre scudetti consecutivi e sale sul tetto del mondo per i successi nelle competizioni internazionali: due Coppe dei Campioni (1989, 1990), due Supercoppe europee (1989, 1990), due Coppe Intercontinentali (1989, 1990). Negli anni seguenti in panchina si siederà Fabio Capello: arriveranno altri quattro scudetti, tre SuperCoppa Italiana, una Champions League (con tre finali disputate), e una SuperCoppa UEFA. Dopo diversi anni avari di succesi, il nuovo ciclo vincente si sviluppa con Carlo Ancelotti in panchina: Scudetto e Coppa Italia nel 2002-2003, Supercoppa Italiana (2004) , due Champions League (2003 e 2007) ed un Mondiale per club (2007). Nel 2010-2011 l’ultimo scudetto con la firma di Zlatan Ibrahimovic in attacco, e nel 2016 il 29° e ultimo trofeo in 31 anni di presidenza: la SuperCoppa Italiana. Il 13 aprile 2017 fu ufficializzata la cessione della società all’imprenditore cinese Li Yonghong.
Calcio Monza, sfida o utopia?
Come tutte le lunghe storie d’amore, anche la fine dell’esperienza in rossonero non è priva di contrasti: alla mole di trofei conquistata, al cambiamento impresso ad uno sport diventato ormai di rilevanza planetaria fanno da contraltare le ultime stagioni decisamente avare di successi. Tuttavia il legame tra Berlusconi e il mondo del calcio non può essere reciso in questo modo. Così è il fidato Adriano Galliani – strappato proprio alla dirigenza monzese nel 1986 per affrontare l’avventura rossonera – che getta sul tavolo la sfida: “C’è il Monza che è in serie C…”. Basta questa sfida a convincere Berlusconi: l’obiettivo è presto definito, portare il Monza dove non è mai stato. E’ in una sera del settembre 2018 che l’allora Presidente del Monza Nicola Colombo conferma al telefono il contatto con il Gruppo Fininvest. Tramite la holding di famiglia, con un’operazione dal costo di circa 3 milioni di euro, Berlusconi diventa proprietario del 1912. L’obiettivo non può che essere ambizioso: la Serie A. Dopo una sconfitta in semifinale playoff nel 2018/2019, i biancorossi stravincono il torneo del 2019/2020 e tornano in serie B a distanza di 19 anni. L’anno seguente la cavalcata biancorossa si ferma agli spareggi promozione, mentre è nel 2021/2022 che si concretizza il sogno ultracentenario della società monzese. Dopo una incredibile finale playoff contro il Pisa, il 29 maggio del 2022 i biancorossi espugnano l’Arena Garibaldi e conquistano la prima, storica promozione nel massimo campionato. La festa è travolgente e colorata, e contagia una città solitamente tranquilla e abbastanza “fredda”.
La prima in Serie A
Il resto è storia recente. Il Monza affronta la prima, storica stagione in massima divisione. L’impegno di Silvio Berlusconi è decisivo, così come la mai nascosta ambizione di portare i biancorossi a toccare le vette del calcio italiano. Agli investimenti sulla prima squadra si accompagnano quelli sul Centro Sportivo Monzello, intitolato al padre Luigi lo scorso ottobre, e sullo stadio Brianteo, ammodernato in ogni suo elemento e ribattezzato U-Power Stadium. C’è il suo benestare anche sul piano tecnico, con l’avallo all’affidamento della prima squadra al giovanissimo esordiente Raffaele Palladino, artefice della svolta in classifica. Le due vittorie contro la Juventus, il successo a San Siro contro l’Inter e la salvezza conquistata con ampio anticipo sono fotografie che già fanno parte della ultracentenaria storia biancorossa: forse solo Silvio Berlusconi le aveva immaginate in quel settembre di cinque anni fa…
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