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“The End of The End”, al teatro Binario 7 di Monza uno spettacolo gratuito sulla pena di morte

15 giugno 2023 | 15:21
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“The End of The End”, al teatro Binario 7 di Monza uno spettacolo gratuito sulla pena di morte

L’iniziativa benefica organizzata in collaborazione con il Comune di Monza e il sostegno di ACinque S.p.a. e la Fondazione di Monza e Brianza

Monza.Zeroconfini Onlus e l’Ordine degli Avvocati di Monza si uniscono per promuovere un evento teatrale straordinario che affronta il tema delicato della pena di morte. Lo spettacolo, intitolato “The End of the End”, è organizzato dalla compagnia stabile Assai, il più antico gruppo di teatro penitenziario in Italia, e sarà in scena mercoledì 21 giugno alle ore 21:00 presso il Teatro Binario 7 di Monza. L’evento gode del patrocinio gratuito del Comune di Monza, mentre ACinque S.p.a. e la Fondazione di Monza e Brianza offrono il loro sostegno.

L’INIZIATIVA TEATRALE

L’iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico sulla questione della pena di morte attraverso la potenza espressiva del teatro. Lo spettacolo, scritto e diretto da Antonio Turco, padre del teatro penitenziario e coordinatore dell’area sociale dell’Associazione italiana cultura sport, offre uno sguardo intimo sulla vita di detenuti condannati a morte e sulle emozioni che li attraversano. I protagonisti, tra cui il noto attore Giovanni Arcuri, già protagonista di “Cesare non deve morire”, insieme ad altri ex detenuti, tra cui Giorgio Carosi, esploreranno il significato dell’esistenza e i rimpianti che accompagnano la consapevolezza dell’inevitabile destino.

“The End of The End”, LA PENA DI MORTE A TEATRO

Per quanto riguarda l’ingresso al pubblico, l’evento è gratuito, ma è necessaria la prenotazione inviando una mail all’indirizzo pro.monza@tiscali.it. Gli avvocati interessati potranno partecipare gratuitamente all’iniziativa, con la possibilità di ottenere 2 crediti formativi prenotandosi attraverso la piattaforma “sfera” sul sito dell’Ordine degli Avvocati di Monza.

La trama dello spettacolo si sviluppa all’interno di una cella di un carcere di massima sicurezza americano, dove vari personaggi si confrontano con il senso della vita e i rimpianti legati alle scelte fatte. Tra di loro, una direttrice del carcere con un passato drammatico e una forte opposizione all’abolizione della pena di morte, una suora che cerca di alleviare il dolore dei condannati, la moglie di un detenuto che chiede la grazia per il marito e un magistrato democratico deciso a combattere le ingiustizie del sistema carcerario.

Lo spettacolo sarà accompagnato da musiche blues, gospel e canzoni d’autore, che contribuiranno ad arricchire l’esperienza teatrale.

IL PIU’ ANTICO GRUPPO DI TEATRO PENITENZIARIO: LA STORIA

La Compagnia stabile Assai, pluripremiata e sostenuta dall’Associazione italiana cultura sport, vanta una storia di oltre 40 anni di successi, con riconoscimenti come il Premio Troisi e due medaglie d’oro conferite dai presidenti della Repubblica Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Composta da detenuti, detenuti semi-liberi, operatori carcerari e musicisti professionisti, la compagnia ha portato la sua arte non solo nei maggiori teatri italiani, ma anche in università, licei e contesti periferici, contribuendo a combattere le “zone di spaccio” attraverso la cultura e l’arte.

L’Avv. Enrica Michela Malberti, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Monza, ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema della pena di morte, violazione del diritto alla vita e dei principi fondamentali. Ha inoltre evidenziato l’importanza di organizzare attività all’interno delle carceri per favorire il reinserimento sociale dei detenuti, in particolare considerando la presenza di attori detenuti ed ex detenuti nello spettacolo.

La Prof.ssa Antonetta Carrabs, Presidente di Zeroconfini Onlus, si è dichiarata entusiasta del ritorno della compagnia stabile Assai di Rebibbia nella città di Monza grazie alla collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Monza. Ha espresso fiducia nella possibilità di sviluppare ulteriori iniziative sociali e di tutela dei diritti umani grazie alla collaborazione tra Zeroconfini Onlus e l’Ordine degli Avvocati.