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Cronaca
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“Addio a Salma, insegnante di vita”, il dolore degli amici della donna vittima del nubifragio

27 luglio 2023 | 19:02
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“Addio a Salma, insegnante di vita”, il dolore degli amici della donna vittima del nubifragio
Salma Halim

Salma Halim, 58 anni, la donna morta colpita da un albero lunedì durante il nubifragio, era molto conosciuta a Lissone e a San Giorgio di Desio, dove giocava a calcio nella squadra femminile. “Ricorderemo per sempre la sua grinta e la sua voglia di vivere” ricordano le compagne di squadra.

Sarà portata in Marocco, suo Paese d’origine, Salma Halim, la donna di 58 anni morta lunedì pomeriggio, schiacciata da un albero durante il nubifragio, in via Braille a Lissone. Una tragedia che ha colpito tutti, a Lissone ma anche nel quartiere desiano di San Giorgio, dove la donna ha abitato per diversi anni insieme al marito e ai due figli, prima di trasferirsi in centro a Lissone. Lei e la famiglia si sono sempre dati da fare per gli altri. Questa famiglia ha sempre contribuito alla vita della nostra comunità, del nostro oratorio, persone che, anche se di un credo diverso dal nostro, non ci hanno mai fatto mancare il loro aiuto – dicono gli amici della parrocchia di San Giorgio –  In questo momento di dolore  è  importante far sentire la nostra vicinanza alla  famiglia”.  Sono in tanti a ricordare con affetto la donna rimasta vittima del violento nubifragio.  “Salma e il marito si sono sempre dati da fare in oratorio  – afferma Palmiro Seghezzi presidente del comitato di quartiere San Giorgio– Sono rimasti legati alla nostra comunità anche quando si sono trasferiti a Lissone”. 

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Il ricordo delle compagne della squadra di calcio

Salma, o Selma come la chiamavano gli amici, giocava a calcio nella squadra femminile dell’oratorio di San Giorgio. Una donna sportiva, la ricordano così, commosse, le sue compagne di squadra, che ora sono sotto choc. “La nostra amica Selma è stata e sarà una grande insegnante di vita – ricordano, in un messaggio corale – Sempre pronta a caricarci per ogni partita, anche se improvvisata. Sempre presente ad ogni attività che le veniva proposta. La sua grinta e la sua voglia inesauribile di vivere, felice, non potrà mai essere cancellato dai nostri cuori! Non basterebbero tutte le pagine di questo giornale per descrivere chi era: amorevole, leale, sempre sorridente, aveva una buona parola per tutti. Ha arricchito le nostre vite facendoci conoscere il suo “mondo” le sue origini, integrando usi e costumi in modo sereno e trasparente. Quanto siamo state fortunate ad averti incontrata. Mancherà la tua sfrenata voglia di vivere e di condividere momenti gioiosi.Poche ore prima della tragedia ci siamo lasciate dandoci appuntamento, dopo le vacanze, con mille altri progetti. Le nostre domeniche al lago, le future gite che ci aspettavano, le cene, gli allenamenti di calcio. Questa eri tu Selma, con la tua voglia di vivere e divertirsi con gli amici e le amiche a cui davi il cuore.  Grazie amica per aver fatto parte della nostra vita, ti ricorderemo sempre con il tuo sorriso. La tua presenza silenziosa, il tuo modo di parlare solo quando era necessario, unica nella tua non invadenza, nel tuo ascoltare, la tua unione con Alì da ammirare, orgogliosa dei tuoi ragazzi, il tuo cuore grande e disponibile, non ci si potrà dimenticare di te”

Il ricordo dell’insegnante di inglese

 All’oratorio, sul campo da calcio,  ma non solo. Salma era una donna che si distingueva in ogni ambiente che frequentava. “Ho conosciuto molti anni fa Salma durante un corso per adulti dove facevo docenza di inglese – ricorda Emma Mapelli, insegnante di inglese –  Brillante e discreta al contempo, era una piacevole presenza nella classe. Negli anni l’ho incrociata spesso per la strada, sempre sorridente e attenta, infondeva serenità. Con spirito di comunità era attiva nel volontariato. Parlava sempre con molta tenerezza dei suoi familiari vicini e lontani. A loro vanno le mie più sincere condoglianze. Possa la dolce Salma riposare in pace e il suo dolce ricordo accompagnarci come monito che la vita va vissuta fino in fondo con positività come lei faceva.”