Briosco, con il “cotto lombardo” punta ad entrare nel circuito dei borghi più belli d’Italia

MBNews è stata in visita alla centenaria Fornace Artistica Riva, l’unica rimasta attiva sul territorio e all’interno della quale ha preso forma la statua simbolo del neonato borgo che si ispira ad un fornaciaio storico della frazione
Briosco. E’ stata la tradizionale sagra del Cotto l’occasione perfetta per proclamare ufficialmente Fornaci, frazione di Briosco, “Borgo del Cotto Lombardo”. E’ qui infatti che secoli fa, circa nel 1700, nacquero le prime fornaci, attività artigianali per la produzione di mattoni e tegole. Un cotto che si fa riconoscere perché è rosso che striature gialle, risultato della fusione di argilla bianca e rossa. Un’attività produttiva che è stata fonte di reddito per la città di Briosco per molti anni e che oggi sopravvive grazie alla centenaria Fornace Artistica Riva dove ancora il cotto si lavora come una volta. Ed è proprio nella storica fornace di Corrado Riva che ha preso forma la statua simbolo del “Borgo del cotto Lombardo” che verrà posizionata all’ingresso del paese. Noi di MBNews, insieme all’assessore alla cultura Antonella Casati, il sindaco Antonio Verbicaro e il vicesindaco Massimo Bello, siamo stati in visita alla fornace artistica: un luogo fascinoso dove il tempo sembra essersi fermato (se non fosse per l’incessante lavoro di produzione che non si ferma mai, neanche di notte).
BRIOSCO PUNTA AD ENTRARE NEL CIRCUITO DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ ITALIA: AVVIATO L’ITER
“La proclamazione di Fornaci a borgo del cotto lombardo è stato un momento che segnerà la storia della nostra comunità – commenta il sindaco Verbicaro – una qualifica fortemente voluta dall’amministrazione comunale, un progetto ambizioso, sposato anche dalla Fornace Artistica Riva, che cristallizza la particolare storia del Borgo di Fornaci e avvia una nuova e importante fase di promozione del territorio”.
Promotore dell’iniziativa, il vicesindaco Masso Bello che durante la nostra intervista all’interno della Fornace Artistica Riva ci ha spiegato: “ora posizioneremo la statua all’ingresso del paese, ma stiamo già lavorando anche ad un progetto che si chiama “il borgo si racconta”, ovvero installeremo vari pannelli informativi in città che raccontano la storia di Fornaci, Briosco e delle sue fornaci”.

Ma non solo, verranno anche creati dei cartelli stradali ad hoc con le indicazione della località di Fornaci con scritto appunto “Fornaci borgo del cotto lombardo” e con i due stemmi: quella del Comune e quella del neonato borgo.
“Quando avremo concluso l’iter e confezionato il borgo vero e proprio – conclude Bello – cercheremo di entrare nel circuito dei borghi più belli d’Italia”.
BORGO DEL COTTO LOMBARDO, MBNEWS IN VISITA ALLA STORICA FORNACE ARTISTICA RIVA
Se non fosse per l’incessante lavoro di produzione, che vede Corrado Riva impegnato notte e giorno, girovagare all’interno della storica Fornace Artistica Riva dà l’impressione di essere in un luogo dove il tempo di è fermato. La polvere rossa dell’argilla ricopre quasi ogni cose e il caldo che sprigionano i forni si fa sentire. Noi di MBNews abbiamo avuto il piacere di visitare questo luogo che è un mix tra laboratorio, museo e deposito. Ad accoglierci il proprietario, Corrado Riva, intento ad impastare l’argilla tradizionale bianca e rossa per dare vita ad un mattone. Ci si incanta a vederlo lavorare quella pasta, che lui plasma con le sue mani proprio come si faceva una volta.
“Ho iniziato fin da piccolissimo, ero un ragazzino e venivo qui alla fornace a passare il tempo, con l’argilla ci sono cresciuto – ci racconta – anche adesso ci passo la maggior parte del mio tempo, a volte anche di notte, per controllare i forni”. Perché dentro la Fornace Artistica Riva non si vedono macchinari tecnologici, nè termometri: tutto viene fatto solo grazie all’operosità della mani e braccia robuste di Riva, l’occhio vigile ed esperto a controllare il fuoco e la pazienza di saper aspettare che il prodotto sia pronto.
Fondata nel 1922, lo scorso anno questa perla produttiva di Fornaci, ha spento le sue prime 100 candeline. Ed è proprio qui che ha preso forma la statua simbolo del neonato borgo: una scultura alta 2 metri che ritrae una figura storica della frazione, il “Pedrëën della Furnaseta”, un fornaciaio da tutti conosciuto in paese e di cui i più anziani conservano memoria.