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Case chiuse in Brianza? I 3 sindaci (leghisti) che le aprirebbero nei loro Comuni

18 luglio 2023 | 16:15
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Case chiuse in Brianza? I 3 sindaci (leghisti) che le aprirebbero nei loro Comuni

Copiare il modello svizzero sarebbe la cosa migliore. E nella trasmissione social di Andrea Monti c’è anche un ospite anonimo che racconta la sua esperienza

Nell’ultimo appuntamento streaming della trasmissione social  “3Con-Il dopo lavoro politico” (ideata e diretta da Andrea Monti), tre sindaci brianzoli, Andrea Monti di Lazzate, Andrea Basilico di Cogliate e Dante Cattaneo vicesindaco di Ceriano Laghetto, hanno discusso della questione  case chiuse in Brianza, prendendo spunto dal cosiddetto “modello Svizzera”. Ospite del talk, un anonimo cittadino lombardo che ha raccontato delle sue esperienze in noti locali a lucci rosse che si trovano proprio in svizzera.

Superare la legge Merlin, la discussione social con Monti, Basilico e Cattaneo

Case chiuse: c’è chi le considera una regolarizzazione della prostituzione e chi invece la legalizzazione di un reato. Chi pensa possano servire a togliere le donne dalla strada e chi invece non vorrebbe mai vedere in città una casa di appuntamenti. I comuni di Lazzate, Cogliate e Ceriano Laghetto si dicono favorevoli all’apertura di luoghi “a luci rosse”, regolamentati e sicuri, come ne esistono in Svizzera. Bocciato invece dal modello “olandese”, del quartiere, che – secondo Monti – porterebbe solo ulteriori problemi di sicurezza.

Che cos’ha in più il modello svizzero di cui si è parlato nella trasmissione del sindaco di Lazzate? A spiegare come funzione l’ospite anonimo che ha rivelato che questi locali, da lui frequentati sono normali bar o pub: “si consuma il drink e poi si può chiedere una prestazione sessuale”. Il costo è di 100 franchi per 30 minuti. Se si vuole un rapporto non protetto, basta sborsare 20 franchi in più. Cosa piace di questo modello? Le donne sono controllate dal punto di vista sanitario e pagano le tasse, rendendo l’intero sistema più sicuro e regolamentato.

Case chiuse in Brianza: i sindaci dicono di sì

Il racconto dell’ospite anonimo si è snocciolata in più dettagli, come il rapporto che si instaura tra cliente ed escort, ” a volte nascono amicizie”, dice fino all’esempio della tombolata. Un gioco a “luci rosse”, chi vince si aggiudica una prestazione sessuale.

Una discussione che ha portato i tre politici brianzoli a sostenere l’idea di riaprire le case chiuse anche in Brianza. “È una necessità impellente che va regolamentata – dice Basilico – è un lavoro, che oggi in Italia vede molte donne farlo illegalmente.”

Secondo Basilico, infatti, regolamentare questo lavoro potrebbe portare diversi benefici, come la protezione delle donne, l‘eliminazione della clandestinità e l’evasione fiscale, oltre a garantire una maggiore sicurezza sia per le lavoratrici che per i clienti.

Secondo Dante Cattaneo, vicesindaco di Ceriano Laghetto, l’unico modello utile e sicuro da copiare, appunto è quello svizzero perché ha un approccio responsabile e attento alle esigenze e alla sicurezza di tutti.