Case sfitte ai migranti: giunta Fontana tra le polemiche

Secondo la Prefettura Regione Lombardia ha dato la sua disponibilità. Dopo la levata di scudi leghista l’assessore Franco (FdI) riformula la posizione.
Case sfitte ai richiedenti asilo appena arrivati in Italia: la richiesta della Prefettura agli enti territoriali accende le polemiche e crea un cortocircuito all’interno del centrodestra in Lombardia.
Nella giornata di oggi, 6 luglio, si sono susseguiti i comunicati stampa della Lega e il governo Fontana ha smentito una disponibilità che invece, secondo la Prefettura, aveva già dato. Parole rimangiate dal Pirellone dopo le proteste della Lega? Fraintendimento tra il Prefetto e il governatore Fontana? Questione tutta da chiarire, su un tema che è uno dei cavalli di battaglia del Carroccio. I fatti sono i seguenti.
I FATTI
Nella giornata di ieri, 5 luglio, alcuni sindaci ricevono dal prefetto Palmisani una lettera. Oggetto: iniziative per il potenziamento della rete di accoglienza Cas per i richiedenti asilo sul territorio. Si chiede ai sindaci di conoscere se sui rispettivi territori ci sia disponibilità di alloggi sfitti da destinare ai migranti e si dice che Regione Lombardia, interpellata dalla Prefettura, non solo ha confermato l’esistenza ma “ha dato la propria disponibilità ad attivare una procedura di svincolo generalizzata”, a condizione che i comuni interessati diano il loro ok.
REAZIONI
A tuonare tra i primi è stato Andrea Monti, sindaco di Lazzate ed ex consigliere regionale: “La trovo una scelta assolutamente sbagliata, iniqua, ingiusta e socialmente pericolosa. Gli alloggi popolari vanno occupati rispettando le graduatorie e dai cittadini che da anni aspettano una soluzione abitativa”. E ancora, pur riconoscendo la situazione di emergenza e le difficoltà: “Io non dirò mai a un mio concittadino in graduatoria da anni che il suo alloggio è stato requisito per altri fini, da persone giunte qui ieri con presunti diritti di asilo ancora tutti da dimostrare. Quindi, la mia risposta è no”!
LEGA CONTRO LE CASE SFITTE AI MIGRANTI
Alessandro Corbetta, altro leghista brianzolo, ha commentato oggi con gli stessi argomenti. E lo ha fatto da consigliere regionale che sostiene quindi la maggioranza di Fontana. Diretto l’attacco all’assessore Paolo Franco di Fratelli d’Italia, competente in materia. “Questa non è la posizione della Lega”, ha scritto in un comunicato, aggiungendo: “Non riteniamo che la posizione che oggi emerge dalla stampa dell’Assessore regionale alla Casa di Fratelli d’Italia, Paolo Franco, sia una posizione condivisa con la giunta o la maggioranza, sicuramente non è condivisa con la Lega. Crediamo piuttosto sia una leggerezza e invitiamo l’assessore a tornare sui propri passi”. Parole dure e ferme alle quali Corbetta ha aggiunto qualche dato sul problema casa in Lombardia dove “ci sono migliaia di richieste di alloggio popolare” e una chiosa tutta leghista: “Il nostro dovere come Regione Lombardia è di trovare una soluzione rapida per queste persone, non per altri”.
RETROMARCIA DEL GOVERNO FONTANA SULLE CASE SFITTE AI MIGRANTI
Tuoni e fulmini che hanno trascinato la giunta Fontana in quella che sembra una brusca retromarcia: “Con il Prefetto di Monza deve esserci stato un fraintendimento, nonostante la lettera di spiegazioni che le avevo inviato proprio sul tema delle case Aler ai migranti. Può capitare, ma ho comunque provveduto a mandare stamani una nuova comunicazione ai Prefetti lombardi sulla chiara posizione di Regione Lombardia in merito a questo tema”, così ha dichiarato Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e Housing sociale. L’assessore sostiene di avere semplicemente dato al prefetto Palmisani “la disponibilità di questo Assessorato di verificare le possibili soluzioni per valutare un ipotetico ampliamento della rete di accoglienza, in coerenza con le finalità della legge regionale n. 16/2016, come da Lei richiesto”. Disponibilità che, a suo dire, non comporterebbe alcuna formale accettazione.
RIFORMULATA LA POSIZIONE DEL PIRELLONE
La posizione viene così riformulata: “l’utilizzo di alloggi sfitti per il potenziamento della rete CAS di prima accoglienza non risulta essere compatibile con i citati processi di valorizzazione previsti dalla normativa regionale vigente e non ne permette la realizzazione’.
Nella ridda di dichiarazioni a rinforzo di questa posizione anche quelle dell’assessore FdI Romano La Russa, della segreteria della Presidenza, del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.