Diritti Insieme, inclusione e integrazione: tanti progetti da sostenere

L’associazione di promozione sociale, che si dedica alla multietnicità, punta a costruire azioni concrete a livello territoriale e con il supporto di una rete di partner. Tra questo il progetto Integra, appena rinnovato. Fondamentali le donazioni che si possono fare con il 5×1000.
Monza. La forza della solidarietà ha bisogno di braccia forti e gambe solide per far arrivare lontano le sue idee e trasformarle in azioni concrete. Ecco perché non può essere un punto di arrivo il racconto di quanto in poco più di dieci anni è riuscita a realizzare Diritti Insieme, associazione di promozione sociale, incentrata sulla multietnicità, che è nata nel 2012 dall’esperienza dell’Ufficio immigrazione della Cgil di Monza e Brianza.
Anzi, si tratta di una nuova partenza che guarda avanti sulla strada dell’inclusione e dell’integrazione, nel nostro tessuto sociale, culturale ed economico, delle persone straniere che spesso arrivano in Italia da contesti di guerra o da situazioni di estrema povertà.
Per questo l’attività di Diritti Insieme poggia sempre di più sulla collaborazione e la partecipazione ad una rete molto ampia di associazioni brianzole partner, ma anche sul sostegno di chi, in questo periodo di Dichiarazione dei redditi, può donarle il 5×1000 per dare un segnale concreto.

L’APPROCCIO
“Complessivamente siamo molto contenti di come stanno andando le cose per la nostra associazione – afferma Matteo Furcas di Diritti Insieme – stiamo concludendo le attività dell’ultimo Bando Terzo Settore 2022 di Regione Lombardia, quello con cui eravamo arrivati primi in graduatoria con il progetto Integra”.
“Attività – continua – che hanno potuto contare sull’esperienza sviluppata con i progetti precedenti e sul consolidamento ulteriore della rete dei partner (Spazio Colore e Fondazione Monza Insieme, che fanno riferimento a Caritas Monza, E-Lab, Alisei)”.
Intanto proprio in questi giorni si è appreso che il nuovo progetto riferito al nuovo Bando regionale del Terzo Settore, che andrà a coprire due annualità fino al 2025, è stato approvato e si è classificato nelle prime posizioni. Una spinta in più per Diritti Insieme. Che, organizzatrice da anni di corsi di italiano per stranieri, in presenza e a distanza, e, con altre associazioni, anche di attività di doposcuola e di sostegno per i disturbi dell’apprendimento e di assistenza digitale, ha ben chiare le sue finalità.

“Siamo sempre più decisi nel perseguire un approccio su due livelli – spiega Furcas – il primo è territoriale, perché le persone che arrivano sul nostro territorio vanno a cercare soluzioni alle proprie necessità già a partire dal quartiere in cui si trovano e, quindi, se si vuole rispondere a questi bisogni con le attività previste nelle progettualità, occorre essere lì”.
“L’altro livello è di integrazione e inclusione – continua – non basta fornire ai migranti che arrivano gli strumenti per imparare la lingua italiana, ma bisogna farli sentire parte di una comunità e riempire il loro tempo di apprendimento con altre attività, come laboratori culturali, di cittadinanza, sul lavoro, che vadano proprio in quest’ottica”.
I PROGETTI
Proprio partendo da queste solide basi, il prossimo futuro dell’associazione multietnica monzese, in una logica di co-programmazione e co-progettazione che ricerca anche il supporto degli enti locali per riuscire a dare risposte adeguate a bisogni complessi, sta andando nella direzione di allargare in maniera tentacolare l’efficacia delle sue attività.

“Il lavoro in rete con le altre associazioni monzesi, che magari lavorano già su altri quartieri non coperti da noi, è molto importante proprio per l’aspetto di arrivare sul territorio a un livello più vicino possibile – sostiene Furcas – poi c’è il discorso di allargare la nostra azione anche al resto della Brianza. Per questo siamo già a Cesano e Lentate, collaboriamo per i corsi di italiano con l’associazione Brucaliffo di Limbiate e nel prossimo progetto lavoreremo con la scuola di italiano Il Centro Desio”.
“Inoltre proseguiremo i corsi di italiano per le mamme straniere agli istituti comprensivi Koiné e Buonarroti di Monza e proveremo a sviluppare un discorso di collaborazione con il Comune di Monza con cui sono già state avviate delle interlocuzioni” continua.
COSA FARE
Per mettere in campo e rendere efficaci nel quotidiano una molteplicità così ampia di interventi, a Diritti Insieme non possono bastare i finanziamenti dei bandi pubblici, che pure sono sicuramente un riconoscimento e un sostegno importante.

Senza l’impegno, la dedizione e la passione delle persone, che fanno la scelta di mettersi in gioco, in qualche modo, per l’integrazione e l’inclusione dei migranti, l’associazione monzese di promozione sociale non può fare molto.
“Aiutarci a sostenere i nostri progetti è molto semplice – è l’appello di Furcas – basta donare il proprio 5×1000! A chi lo dona non costa niente, ma per noi di Diritti Insieme è un aiuto molto importante nel sostenere le spese necessarie per le nostre attività”.