Gioco d’azzardo patologico: supporto psicologico gratuito a Vimercate e Seregno

La lotta contro il disturbo da gioco d’azzardo patologico si intensifica con l’apertura di due nuovi punti di ascolto promossi da ASST Brianza.
La lotta contro il disturbo da gioco d’azzardo patologico si intensifica con l’apertura di due nuovi punti di ascolto promossi da ASST Brianza. Questi servizi, organizzati presso la Casa di Comunità di Vimercate e l’ospedale di Seregno, offriranno supporto psicologico gratuito a chiunque ne abbia bisogno. I due sportelli, che fanno parte del Servizio di Alcologia e Nuove Dipendenze (NOA) dell’ASST, saranno presidiati da operatori specializzati e saranno accessibili con frequenza quattordicinale. Le persone potranno accedere ai servizi in modo completamente anonimo e senza alcun bisogno di impegnativa medica.
Il punto di ascolto di Seregno sarà ubicato all’interno dell’ospedale riabilitativo, in via Giuseppe Verdi 2, nello stesso spazio precedentemente dedicato alla cura del tabagismo. L’apertura avverrà a partire dal 24 luglio, con un’operatività ogni 14 giorni, dalle 11:00 alle 13:00.
La Casa di Comunità di Vimercate, situata in via Giuditta Brambilla 11, ospiterà un punto di ascolto sperimentale a partire dal 12 luglio, mentre il regolare avvio sarà il 19 dello stesso mese. Questo sportello sarà aperto ogni 14 giorni, il mercoledì, dalle 17:00 alle 19:00.
È stata anche istituita un’indirizzo email dedicato (sportellogap@asst-brianza.it) a cui è possibile inviare domande o richiedere informazioni.
Inoltre, confermati i punti di ascolto telefonico presso il NOA di Seregno (tel. 0362 984813), il NOA di Vimercate (039 6657661), il SerD di Limbiate (039 2334939/4927) e il NOA di Monza (039 2336661).
Il disturbo da gioco d’azzardo colpisce il 2% della popolazione e, secondo alcuni, la zona grigia del gioco coinvolge addirittura un cittadino su dieci. Questa dipendenza ha molte somiglianze con l’uso di droghe e l’abuso di alcol. Le persone affette da questa “malattia invisibile“, come la definiscono gli esperti, spesso sviluppano comportamenti ossessivi e irrazionali.
Gli utenti dei punti di ascolto saranno indirizzati, se necessario, al NOA, dove verranno valutati da un team multidisciplinare composto da medici, assistenti sociali e psicologi. Questo perché i giocatori d’azzardo possono presentare altre patologie, come altre dipendenze o disturbi psichici come depressione e ansia.
L’assistente sociale valuterà anche il livello di compromissione sociale e finanziaria, poiché molte persone coinvolte nel gioco d’azzardo patologico affrontano gravi problemi economici. Il trattamento prevede un approccio sia farmacologico, nel caso siano presenti disturbi psichici, sia psicologico di tipo cognitivo-comportamentale.
Secondo i dati dell’ASST Brianza, il numero di utenti in cura per il gioco d’azzardo patologico è cresciuto fino al 2019, raggiungendo un picco di 146 casi all’anno. Successivamente, a causa della pandemia, si è verificato un calo seguito da un nuovo aumento, con attualmente 136 utenti all’anno, di cui 58 nuovi casi. Le fasce di età più rappresentate tra le persone affette da questa dipendenza sono quelle comprese tra i 30 e i 34 anni e quelle più ampie tra i 50 e i 65 anni. È importante sottolineare che l’utenza colpita dal disturbo da gioco d’azzardo ha un livello di istruzione medio-basso e un tasso di occupazione stabile inferiore alla media.
La lotta contro il gioco d’azzardo patologico è un impegno costante che richiede l’impegno di istituzioni e professionisti per fornire supporto e assistenza alle persone che ne sono affette.