Calamità naturale

Il maltempo flagella Brugherio: piscina e scuole ko

I tetti del centro natatorio e della scuola Fortis sono volati via. Si chiede lo stato di calamità naturale per danni da centinaia di migliaia di euro solo nel pubblico.

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La piscina di Brugherio scoperchiata dal vento.

Brugherio si sta attivando per chiedere lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato l’assessore al patrimonio Massimiliano Balconi spiegando che le procedure sono avviate e che poi setterà a Regione Lombardia avanzare la richiesta al Governo per i risarcimenti. I danni causati in città dal maltempo che ha colpito la Brianza, tra venerdì scorso e le ultime ore, sono ingenti. Non riguardano solo le abitazioni private ma anche numerosi edifici pubblici per i quali l’entità è in fase di quantificazione. Al di là del patrimonio arboreo, con una cinquantina di piante abbattute o compromesse, ci sono gli immobili di proprietà comunale.

balconi brugherio maltempo

LA PISCINA, LA PIU’ COLPITA DAL MALTEMPO

La piscina di via Sant’Antonio innanzitutto. Le raffiche di vento di ieri hanno sradicato parte delle coperture che sono volate vie ammassandosi in parte nel giardino del centro natatorio. “La struttura è inagibile – rispondono gli operatori al telefono agli utenti he chiedono informazioni sugli orari di apertura – al momento stiamo aspettando delle valutazioni quindi non siamo in grado di dire quando potremo riaprire”. Problema nel problema, questo, considerata l’esiguità di impianti natatori della zona, doppo la chiusura di quello di Vimercate e la recente serrata della piscina di Arcore, sottoposta a lavori. Ma la questione più rilevante a Brugherio è quella dei danni materiali su una struttura che proprio nei giorni scorsi è stata visionata e valutata dall’amministrazione comunale come già seriamente bisognosa di interventi di manutenzione.

SCUOLE

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Altro edificio pubblico nei guai è la scuola Fortis, zona quartiere Ovest. Le immagini diffuse dalla stessa amministrazione comunale immortalano le lunghe lastre del tetto accartocciate sui rami più alti degli alberi o schiantate al suolo, tra la recinzione e il marciapiedi. “Solo qui ci vorranno almeno 70mila euro per le riparazioni, i conti sono ancora da fare ma tutto sommato parliamo di centinaia di migliaia di euro”, ha detto Balconi. Nella scuola primaria Nazario Sauro invece piove nelle aule. In questi casi subentra una questione di stretta urgenza, considerati i tempi consueti di intervento per una pubblica amministrazione e le scadenze del nuovo anno scolastico. Un’ordinanza del sindaco datata 25 luglio ha infine disposto la chiusura dei cimiteri sia il vecchio di viale Lombardia che il nuovo di via San Francesco: i danni riportati, soprattutto legati alla caduta di rami e alberi, non renderebbero sicuro l’ingresso per gli utenti.

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POLIAMBULATORIO: IL MALTEMPO SFONDA IL TETTO

“Abbiamo subito danni anche al poliambulatorio di Viale Lombardia – ha spiegato il vicesindaco Mariele Benzi – ha una voragine sul tetto. E poi c’è il nido comunale Munari, l’unico in funzione su tutto il territorio: sul suo tetto si è appoggiato un pino di 70 anni che abbiamo dovuto tagliare e rimuovere. Fortunatamente l’edificio non sembra compromesso”.

E poi c’è la lunga serie di danni riportati da auto e abitazioni private: tetti scoperchiati, alberi crollati sulle vetture, oggetti scagliati dal vento contro alberi e recinzioni. Sui social rimbalzano immagini girate dai balconi o dalla strada e annunci di smarrimento: chi cerca la targa dell’auto, chi la piscina gonfiabile volata via dal giardino. Intanto Polizia Locale, Vigili del fuoco, protezione civile, uffici, carabinieri lavorano a pieno ritmo per i ripristini o per mettere in sicurezza le aree cittadine.

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