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Lissone, caso Scaffidi: il PD chiede le dimissioni. Il 6 luglio se ne parla in consiglio

3 luglio 2023 | 13:45
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Lissone, caso Scaffidi: il PD chiede le dimissioni. Il 6 luglio se ne parla in consiglio

Il Partito Democratico di Lissone propone un Ordine del giorno urgente per discutere le affermazioni discriminatorie pronunciate dalla Capogruppo di Fratelli d’Italia riguardo alla rete RE.A.DY e chiede le dimissioni della Consigliera Scaffidi dalla presidenza della Commissione VI.

Lissone. Oggi, lunedì 3 luglio, il Partito Democratico di Lissone ha presentato, insieme alle altre forze politiche di minoranza, un ordine del giorno urgente in merito alle gravi affermazioni pronunciate dalla Capogruppo di Fratelli d’Italia, Felicia Grazia Scaffidi, nel corso del Consiglio comunale dello scorso 22 giugno. Al centro della discussione si trovano le dichiarazioni discriminatorie riguardanti la rete RE.A.DY e la comunità LGBT+.

Odg urgente per il prossimo consiglio comunale del 6 luglio

In una nota stampa divulgata dal PD, il partito rimarca nuovamente le dichiarazioni controverse pronunciate dalla consigliera Scaffidi. Tra le più gravi, secondo i democratici, ci sono : “È un dato di fatto che la Carta RE.A.DY. Serve per dare soldi alle associazioni LGBT+ per organizzare progetti dentro e fuori le scuole per propagandare le teorie transgender”. A seguire: “Ho più amici gay io che forse tu… li tratto come qualsiasi persona normodotata” e “Ho più amici gay che normali”.

Lissone, caso Scaffidi: “si dimetta”

Il Partito Democratico di Lissone, non avendo ancora ricevuto alcuna dichiarazione pubblica dall’amministrazione Borella in merito a tali eventi, ha richiesto al sindaco e alle forze politiche di maggioranza di prendere pubblicamente le distanze da queste affermazioni e di invitare la Consigliera Scaffidi a rassegnare le dimissioni dalla presidenza della Commissione VI – Politiche sociali e servizi alla persona.

Così come aveva fatto, qualche giorno fa, anche la consigliera Concetta Monguzzi attraverso un post social.

“Le dimissioni da Presidente di una commissione così importante come quella dei servizi alla persona che si occupa, tra le altre cose, di politiche per l’inclusione, sono un gesto inevitabile e di responsabilità perché il linguaggio utilizzato dalla Consigliera Scaffidi rileva inadeguatezza e poca sensibilità istituzionale, peraltro condizionata da pregiudizi culturali, che non la rendono idonea a ricoprire quel ruolo” affermano i consiglieri comunali del Partito Democratico. 

Il Consiglio comunale del 6 luglio sarà l’occasione, dunque, per discutere l’Ordine del giorno proposto dal Partito Democratico di Lissone e affrontare le questioni sollevate dalle controverse affermazioni della Consigliera Scaffidi.