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Meda, successo per l’inaugurazione del sentiero del Bosco delle Querce. Flop, invece, per la cena in bianco

3 luglio 2023 | 11:41
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Meda, successo per l’inaugurazione del sentiero del Bosco delle Querce. Flop, invece, per la cena in bianco
Il taglio del nastro. Sindaca di Seveso Alessia Borroni, sindaco di Meda Luca Santambrogio

Alla presenza del sindaco di Meda Luca Santambrogio e della sindaca di Seveso Alessia Borroni, sabato 1° luglio è stato ufficialmente aperto il nuovo percorso protetto in via Vignazzola

Meda. Meda ha finalmente inaugurato la sua parte del Bosco delle Querce lo scorso sabato, il 1° luglio, dopo un’attesa lunga più di tre decenni. Questa data storica per i medesi precede di qualche giorno la commemorazione dell’incidente ICMESA del 10 luglio 1976.

L’inaugurazione del sentiero è stata un evento molto partecipato e ha rappresentato un traguardo importante per la comunità. Tuttavia, la cena in bianco organizzata come evento collaterale sembrerebbe essersi rivelata un flop secondo il consigliere comunale di Seveso Giorgio Garofalo, presente all’evento.

Meda Bosco delle Quercel'ingresso del nuovo sentiero protetto da via Vignazzola

DOPO PIU’ DI 30 ANNI ANCHE MEDA HA IL SUO SENTIERO AL BOSCO DELLE QUERCE

Il Bosco delle Querce fu aperto al pubblico nel 1996, 20 anni dopo l’incidente ICMESA. Mentre la parte di Seveso del Bosco delle Querce è stata aperta al pubblico sin dal 1996, coinvolgendo i cittadini in una serie di programmi e attività, Meda ha dovuto attendere fino a luglio 2023.

Presenti al taglio del nastro il sindaco di Meda, Luca Santambrogio e la sindaca di Seveso Alessia Borroni.

“Questa zona  deve continuare a vivere conservando appieno le biodiversità  che i tanti anni di isolamento hanno prodotto – ha commentato Santambrogio – è un luogo che va rispettato, non solo per la storia che custodisce. Qui non si viene a correre o a fare i pic-nic, ma per stare a contatto con la natura”.

“L’anniversario del 10 luglio quest’anno ci consegna un parco più grande, più fruibile per i cittadini, e ci consegna allo stesso tempo una maggiore responsabilità per preservare e valorizzare questo luogo a cui ognuno di noi è legato profondamente”, dichiara Alessia Borroni.

Meda Bosco delle Querce

TAGLIO DEL NASTRO PARTECIPATO, LA CENA IN BIANCO INVECE FA FLOP

Un evento pubblico di grande importanza quello che si è tenuto sabato 1° luglio in via Vignazzola: un traguardo raggiunto, dopo oltre 30 anni d’attesa che è costato all’amministrazione comunale di Meda un investimento di 40 mila euro. I lavori per la riapertura, infatti, erano iniziati già nel 2020 ma le opere di messa in sicurezza delle sponde lungo il Tarò hanno richiesti tempi lunghi.

Meda Bosco delle Quercela collina della memoria

“Ho partecipato all’inaugurazione del pezzo medese del Bosco delle Querce di Seveso e Meda. L’ho fatto come consigliere comunale di Seveso e consigliere provinciale di Monza e Brianza, ma soprattutto l’ho fatto come cittadino che desidera vivere, come tanti, in un territorio in equilibrio con l’ambiente, in sintonia con le esigenze delle persone e consapevole della propria storia per costruire uno stare insieme solidale in cui siano evitati dolorosi errori e inaccettabili prevaricazioni – commenta Giorgio Garofalo – Un evento pubblico che rappresenta un fatto importante (che arriva dopo un’amnesia durata 47 anni per le amministrazioni di Meda) che segna una evoluzione della storia del disastro diossina (detta di Seveso) dovuta all’incidente Icmesa (di Meda): perché dalle radici della memoria troviamo la linfa per il nostro futuro”.

Garofalo, però, ci tiene a puntualizzare anche il “flop” della tanto attesa inaugurazione, cioè la cena in bianco. Ecco le sue parole:  “Meno positiva a mio avviso l’idea di organizzare una cena in bianco al Bosco da parte di Seveso: un evento esclusivo (che, quindi, esclude). Non vorrei che dopo aver lanciato allarmi terrificanti e (a quanto pare) inconsistenti, oggi ci sia – in un atteggiamento un po’ schizofrenico – la tendenza a organizzare feste modaiole (ma in realtà un po’ boomer) perché è l’unico modo che si conosce per “coinvolgere i cittadini”. Spoiler: in pochissimi hanno aderito”.