L’odio per le ex, gli atti persecutori e i video sessuali diffusi sul web: 50enne in carcere

6 luglio 2023 | 08:17
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L’odio per le ex, gli atti persecutori e i video sessuali diffusi sul web: 50enne in carcere
Polizia a Monza

All’apparenza innocuo, un 50enne dal fare mite e tranquillo, ma che dentro di sè covava un odio per le donne. In particolare per le sue ex.

All’apparenza innocuo, un 50enne dal fare mite e tranquillo, ma che dentro di sè covava un odio per le donne. In particolare per le sue ex. Ogni volta che una relazione giungeva al capolinea scattava la follia. Persecuzioni, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, lesioni: un copione da film dell’orrore che spesso si ripeteva e che lo ha portato nuovamente dietro le sbarre.  Nel primo pomeriggio di lunedì 3 luglio, gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto l’uomo, italiano e residente a Monza, in esecuzione di un apposito decreto per la carcerazione tempestivamente emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano nell’ambito di reati per atti persecutori.  Le vittime, tutte “colpevoli” a suo dire di aver terminato il rapporto sentimentale che li legava, vivevano in uno stato di turbamento ed ansia perenne.

FUORI DAL CARCERE PER MOTIVI DI SALUTE: L’INCUBO DELLE SUE EX

Già indagato nel passato, dopo un lungo periodo trascorso in carcere, su richiesta della Procura di Monza, per i reati di atti persecutori, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e lesioni, ai danni di una coetanea monzese, era stato condannato in via definitiva per un cumulo con fine pena aprile 2024.
Il percorso di recupero intrapreso volontariamente dall’uomo durante l’espiazione della condanna non è stato sufficiente a modificare la sua indole e così, lo scorso febbraio, il Tribunale di Sorveglianza di Milano riunito in Camera di Consiglio, aveva respinto le istanze di misura alternative presentate dal difensore dell’arrestato. Tuttavia, per gravi motivi di salute, era finito alla detenzione domiciliare.

Giunto a casa per scontare la sua pena, però, avrebbe provato a contattare una delle sue ultime vittime, appostandosi presso l’abitazione della donna senza però riuscire nell’intento di rintracciarla, sino a recarsi in ore notturne, sempre presso il domicilio,  suonando il citofono con insistenza e insultandola.

Dopo quest’ultimo episodio, il personale della Squadra Mobile ha immediatamente segnalato al Tribunale di Sorveglianza di Milano, le ripetute violazioni della detenzione domiciliare del 50enne che, nonostante la condanna, avrebbe continuato a perseguitare le sue ex, richiedendo l’aggravamento della custodia in carcere, provvedimento disposto con tempestività nella giornata di lunedì 3 luglio.

polizia controlli strada

PROFILI FAKE SU SITI DI INCONTRI: I VIDEO SESSUALI DELLE VITTIME IGNARE

Dalle indagini sarebbe emersa la personalità ambigua dell’uomo che, con che sempre con lo stesso modus operandi, attirava le sue compagne con attenzioni e regali, ma quando queste si accorgevano della folle gelosia e della possessività nei loro confronti, la malcapitata di turno cercava di allontanarlo. A quel punto il 50enne, con il solo fine di impedire a queste di abbandonarlo, cominciava a perseguitarle arrivando persino a mascherarsi e, con il favore della notte, a imbrattare i quartieri di residenza delle vittime con scritte offensive a loro rivolte, nonché a diffondere su siti di incontri video che ritraevano la vittima in atteggiamenti a sfondo sessuale. Creando a loro insaputa profili fake, forniva agli utenti in cerca di sesso il vero numero di telefono della malcapitata.

Dal 2010 ad oggi l’uomo è stato indagato in stato di libertà dalle forze dell’ordine in svariate occasioni per reati contro la persona, tutti in danno di donne, nonché più volte indagato per truffa, reati che gli permettevano di godere di un tenore di vita agiato.