Sorveglianza speciale per il trapper di Monza: minacce a Brumotti e Staffelli

28 luglio 2023 | 08:42
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Sorveglianza speciale per il trapper di Monza: minacce a Brumotti e Staffelli

La Divisione Anticrimine della Questura di Monza e Brianza ha eseguito oggi il Decreto di Sorveglianza Speciale nei confronti del giovane trapper monzese noto come “Mr. Rizzus”

La Divisione Anticrimine della Questura di Monza e Brianza ha eseguito oggi il Decreto di Sorveglianza Speciale nei confronti del giovane trapper monzese noto come “Mr. Rizzus“. Il provvedimento è stato emesso su proposta del Questore della provincia brianzola, Marco Odorisio, a seguito delle numerose condotte criminali e antisociali che il venticinquenne avrebbe messo in atto. Il Decreto di Sorveglianza Speciale è stato disposto dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, a causa delle ripetute e gravi violazioni commesse dal ragazzo nei confronti di persone, istituzioni pubbliche e forze dell’ordine. Il giovane trapper ha fatto parlare di sé fin da minorenne, con atteggiamenti che includono reati contro la persona, diffamazione, atti persecutori e comportamenti inneggianti alla delinquenza e all’uso di droga.

LA EX FIDANZA PRIVATA DELLA SUA LIBERTA’

Una delle vicende più gravi riguarda il rapporto con la sua ex fidanzata, in cui avrebbe imposto restrizioni e minacce, costringendola a cambiare la propria vita, rinunciando alla scuola (perché frequentato soprattutto da studenti di sesso maschile), cancellare i propri account sui social network, arrivando ad impedirle di salutare gli amici per strada. Il giovane è stato condannato per questi fatti a nove mesi di reclusione. Successivamente, avrebbe partecipato a una rapina in concorso con un membro della sua gang nei confronti di un cittadino straniero, colpito con una cintura e con calci e pugni così violenti da provocargli la rottura del femore con 40 giorni di prognosi. Per tali fatti è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Nonostante le condanne precedenti, il trapper avrebbe continuato a farsi ritrarre sui social network con comportamenti violenti, il maneggio di armi da fuoco e l’uso di stupefacenti. Inoltre, avrebbe proseguito con le condotte vessatorie e persecutorie nei confronti di persone, diffondendo minacce e insulti attraverso i canali social, attirando un vasto seguito di giovani followers.

LE MINACCE A BRUMOTTI E STAFFELLI: “STUPRO SUA NONNA E PICCHIO LA FIGLIA”

“Così è stato per Vittorio Brumotti, quando con il gesto del taglio della gola è stato minacciato sui social di aspettarlo “per fargli la festa” così come di aggredire la sua fidanzata, anche aspettandolo nelle pubbliche vie di Monza; il tutto, per un servizio giornalistico del 2019 con il quale il conduttore televisivo denunciava lo spaccio nel centro cittadino del capoluogo brianzolo” spiegano dalla Questura di Monza.

“Sempre nel 2019 è poi iniziato l’accanimento nei confronti della famiglia Staffelli, all’epoca dimorante a Monza, che ha portato, prima la figlia dell’inviato di Striscia la Notizia e poi lo stesso giornalista a depositare una serie di querele per diffamazione ed atti persecutori. Il trapper aveva inizialmente postato un video nel quale aizzava il suo pubblico a commettere atti di violenza, per lo più a sfondo sessuale, ai danni della giovane monzese, il tutto inserito in un profluvio di esternazioni in cui si inneggiava al consumo di sostanze stupefacenti e all’odio nei confronti delle Forze dell’Ordine. Si è poi passati al padre Valerio Staffelli, anch’egli vittima di minacce e offese diffuse sul web a seguito dell’intervista rilasciata dalla figlia nel corso del programma televisivo di “Striscia la Notizia” in cui denunciava pubblicamente i pesanti insulti nei suoi confronti divulgati sui social da “Mr. Rizzus”. Le condotte minacciose e denigratorie sono proseguite anche nel corso delle fasi del processo che si è nel frattempo instaurato presso il Tribunale di Monza”. E ancora: nel febbraio successivo, “Mr. Rizzus” avrebbe poi realizzato una diretta Instagram in cui, mentre è intento a caricare una pistola con le munizioni, diceva rappando: “un ferro a casa per chi mi infama, lego Staffelli dentro una casa, stupro sua nonna mentre mi guarda, picchio sua figlia insieme a sua mamma, 4 processi 5 avvocati 6 magistrati stanno indagando, intercettati, pregiudicati, arrestati, vi sto minacciando, coi tuoi amici siete solo stupidi, voglio la testa di ‘sti Giudici”.

CASERMA DEI CARABINIERI A SOQQUADRO

Stesso accanimento il Trapper l’ha da sempre dimostrato nei confronti delle Forze dell’ordine: oltre le numerosissime offese via social,  portato nella Caserma dei Carabinieri di Villasanta per un controllo, utilizzando una penna a sfera, avrebbe imbrattato la parete della sala d’attesa con la scritta “Merde”, incideva sul tavolino in legno con un oggetto appuntito la scritta “infami- ACAB”, e deturpava il quadro dell’Arma appeso al muro con la scritta “ACAB”; nella stessa giornata sbeffeggiava i militari, pubblicando sul su profilo Instagram foto e filmati che ritraevano tali odiose condotte.

Il Decreto di Sorveglianza Speciale, della durata di un anno, impone a “Mr. Rizzus” di vivere onestamente e rispettare le leggi, stabilendo una dimora certa dalla quale non potrà allontanarsi senza preventivo avviso alle Autorità di Polizia di Stato. Inoltre, dovrà rispettare il coprifuoco notturno dalle 22:00 alle 07:00 e non associarsi a pregiudicati. Il giovane trapper sarà sottoposto a un percorso di disintossicazione dall’uso e abuso di sostanze stupefacenti presso il Sert.

Il provvedimento del Tribunale mira a contrastare e prevenire comportamenti criminali e antisociali, proteggendo la sicurezza e la tranquillità pubblica e impedendo al giovane trapper di nuocere ad altre persone o istituzioni. Questo episodio solleva nuovamente la discussione sui pericoli dei social media e l’influenza che possono esercitare sul comportamento dei giovani, sottolineando l’importanza di un uso responsabile delle piattaforme digitali.