Monza. “Non esiste in molte di queste zone una valida alternativa alla macchina”. Così +Europa Monza sulla scelta del comune di estendere le strisce blu alle zone della stazione, a San Carlo e nelle vicinanze di via San Gottardo e San Biagio, nella zona della Villa Reale, in quella del Parco e dell’Ospedale San Gerardo e in Borgo Bergamo e nell’area dello stadio e del palazzetto dello sport.
“Se l’obbiettivo è di ridurre le emissioni disincentivando l’uso delle auto, questa misura serve a poco – commenta Giulio Guastini, portavoce di Più Europa Monza, mettendo l’accento sulla scarsa capillarità dei trasporti, o soluzioni alternative come bike e car sharing. “Così – prosegue il portavoce del partito – si colpiscono solo zone dove le persone si recano per bisogni di prima necessità come gli ospedali (San Gerardo nuovo e vecchio e Policlinico) che sono si collegati coi mezzi, ma se un paziente ha un’emergenza o problemi di scarsa mobilità e deve essere accompagnato non è giusto pagare un parcheggio nel momento in cui è lì per farsi curare. In molte di queste aree parcheggiano soprattutto i lavoratori e non è affatto giusto che spendano parte dello stipendio per le strisce blu”.
Il dibattito sulle strisce blu a Monza, +Europa: “Fa sorridere la polemica del centrodestra”
Da quando il Comune di Monza ha comunicato che dal 1° agosto che tutti i parcheggi del centro di Monza saranno a pagamento, i partiti di opposizione in città hanno alzato le barricate. Si è espresso immediatamente il coordinatore di Forza Italia, Giuliano Ghezzi, poi FdI e la Lega, anche scendendo in piazza promettendo una raccolta firme. +Europa ne ha anche per loro: “fa sorridere la polemica del Centrodestra monzese che negli anni scorsi con la Giunta Allevi aveva aumentato la tariffa in alcune zone a strisce blu e oggi si innalza a paladino dei meno abbienti”.
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