Monza, “Mi hanno rubato gli attrezzi da lavoro” ma nei guai ci finisce lui

Ha chiamato la Polizia per denunciare di aver subito un furto ma, alla fine, nei guai ci è finito lui.
Ha chiamato la Polizia per denunciare di aver subito un furto ma, alla fine, nei guai ci è finito lui. Nella giornata di mercoledì 12 luglio, il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento pre
Ai poliziotti giunti sul posto avrebbe poi dichiarato di aver parcheggiato il mezzo chiuso ,con a bordo tutti gli attrezzi del mestiere, e di aver trovato il vetro della cabina infranto. Degli attrezzi, invece, neppure l’ombra. Rubato anche il suo zaino contenente i documenti.
DENUNCIA UN FURTO, IN QUESTURA SI SCOPRE IL SUO PASSATO TURBOLENTO
Dal controllo della banca dati è emerso che, mentre il collega, cittadino albanese era regolarmente soggiornante in Italia, il 35enne risultava gravato da numerosi precedenti penali. Nel corso del 2019 lo stesso, infatti, era stato più volte sottoposto a custodia cautelare in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti. “Scarcerato e successivamente e finito agli arresti domiciliari, nel 2020 era stato condannato dal Tribunale di Bergamo a 3 anni di reclusione, 13.000 euro di multa, all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e all’espulsione dal territorio dello Stato come misura di sicurezza, previo accertamento della pericolosità sociale da parte del Tribunale di Sorveglianza. Nel 2022 l’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Padova aveva dichiarato la non cessata la pericolosità sociale del cittadino marocchino, in quanto lo stesso si era sottratto alla proposta di essere inserito in un percorso formativo di tipo professionale, senza mai prendere le distanze da uno stile di vita improntato al mancato rispetto della legge” spiegano dalla Questura di Monza.
Di conseguenza, il Questore della provincia di Padova aveva disposto la revoca del titolo di soggiorno e il Questore della provincia di Monza e della Brianza ha dato esecuzione all’espulsione decretata dal Tribunale, disponendo l’accompagnamento ed il collocamento del 35enne presso il CPR di Roma dove sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.