L'appuntamento

Monza, Summer School della Cgil: dalla formazione parte lo sguardo verso il futuro

La seconda edizione dell'iniziativa organizzata dal sindacato di via Premuda e da Alisei ha celebrato la consegna dei diplomi. Tra gli interventi quello di Maria Grazia Gabrielli della Segretaria della Cgil nazionale.

Summer School

Monza. “Non rompere le catene della solidarietà in un mondo che è sempre più frammentato e vede un aumento del rischio di lasciare indietro gli ultimi“. Queste parole di Maria Grazia Gabrielli, da poco entrata nella Segretaria della Cgil nazionale, sintetizzano la missione odierna del principale sindacato italiano, ma sono anche l’epitaffio della  seconda edizione della Summer School 2023.

L’iniziativa della Cgil di Monza e Brianza, proposta in collaborazione con l’Associazione Alisei guidata da Giorgio Garofalo e rivolta ai giovani lavoratori e lavoratrici under 35, ma anche a disoccupati, precari, lavoratori autonomi e studenti, ha, infatti, celebrato, la consegna dei diplomi ai 27 iscritti di quest’anno con un’ultima lezione dal titolo “Essere Cgil. Chi siamo, cosa facciamo (la Confederalità)”.

Summer School
Maria Grazia Gabrielli

Un’occasione in cui è emersa chiaramente anche l’importanza cruciale della formazione, intesa come capacità di mettere in relazione punti di vista diversi, costruire senso comune e fornire, soprattutto ai più giovani, “teorie e strumenti” per affrontare le sfide del lavoro.

IL RUOLO DEL SINDACATO

“Siamo un’associazione di rappresentanza di interessi collettivi e, allo stesso tempo, di tutela di diritti individuali che, nella sua articolazione di confederazioni, categorie, uffici, sportelli e servizi, oggi si rivolge ad una platea di lavoratori e lavoratrici e di pensionati e pensionati molto ampia e variegata” spiega Walter Palvarini, Segretario generale della Cgil di Monza e Brianza.

La complessità e le diverse forme di precarietà, del resto, sono la cifra principale del mercato del lavoro in cui si trova immersa la nostra società. Ed è per questo che, se possibile, la funzione di un sindacato strutturato come la Cgil, che può contare su una storia lunga ben più di 100 anni, è ancora più decisiva rispetto a qualche decennio fa.

Summer School

“Non vogliamo essere corporativi, quindi rappresentare e tutelare il piccolo perimetro di una parte, ma le nostre attività ed iniziative hanno un respiro complessivo, che ha l’obiettivo di tenere presente le conseguenze e l’incidenza sulla vita generale del nostro Paese” continua Palvarini nel suo intervento alla Summer School, che dal 15 giugno al 20 luglio ha accompagnato gli iscritti in un percorso di sei lezioni da due ore ognuna.

Dalle fondamenta dei principi sul lavoro presenti nella Costituzione italiana al laboratorio sulla busta paga e sulla contrattazione nazionale e aziendale, fino alla conoscenza delle mafie nel contesto brianzolo e alla loro deleteria influenza nello sviluppo di un’economia sana, i temi scelti testimoniano la volontà degli organizzatori di offrire una panoramica il più possibile esaustiva di cosa sia il lavoro e cosa significhi lavorare oggi.

TUTELARE TUTTI

Il compito della Cgil si estende, però, ben oltre chi ha un impiego, lo ha perso o lo sto cercando. E riguarda, in fondo, le persone e i cittadini in quanto tali. Tanto è vero che una delle sue categorie più numerose è quella dei pensionati. Che negli anni spesso sono stati lasciati soli, dalle scelte dello Stato e delle istituzioni pubbliche, nella loro necessità di usufruire di diritti civili ed economici e nel loro ruolo di naturali “ammortizzatori sociali” per le famiglie.

Summer School

“L’Italia è il Paese più longevo al mondo dopo il Giappone, ma ci devono essere le condizioni perché la lunga aspettativa di vita si accompagni alla qualità della vita – afferma Anna Bonanomi, Segretaria generale Spi Cgil Monza Brianza – in questo momento difendere i più deboli e fragili, come sono i pensionati e gli anziani, è ancora più difficile”.

“Per questo continuiamo a batterci perché, nonostante alcune decisioni normative tolgano risorse economiche a chi già fa più fatica, la solidarietà, la democrazia e l’uguaglianza restino valori fondamentali della nostra società” continua Bonanomi nel suo intervento alla lezione conclusiva della Summer School.

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE

Dare “valore al lavoro”, che è il titolo della seconda edizione dell’iniziativa voluta dalla Cgil di Monza e Brianza in collaborazione con l’Associazione Alisei, non può non partire dalla capacità di fornire competenze adeguate ed aggiornate su vasta scala, dal gruppo dirigente sindacale sino ai lavoratori e alla lavoratrici, ai pensionati e alle pensionate.

Summer School

“Aver organizzato la Summer School testimonia l’attenzione di porre la formazione come punto centrale da mettere a disposizione di tutti per garantire diritti sociali e civili – sostiene Maria Grazia Gabrielli – inoltre dimostra che sbagliano coloro che considerano il sindacato, la Cgil in particolare, come un pezzo del Novecento da buttare via e parlano, in una logica di rapporto diretto tra cittadini e istituzioni, di disintermediazione, quindi di superare la funzione dei cosiddetti corpi intermedi, come appunto è il sindacato”.

LE SFIDE 

La vitalità e l’attualità della Cgil come entità confederale, quindi, si esplicano nel tentativo di portare avanti battaglie come il diritto alla casa, ad una sanità e ad una scuola pubblica migliori, ad una transizione energetica che non penalizzi nessuno.

“La nostra idea è un progetto di Paese in cui c’è la centralità del lavoro, ma anche i bisogni complessivi delle persone per avere una vita dignitosa per se stessi e per la propria famiglia – continua la Segretaria della Cgil nazionale – per questo cerchiamo di agire sul rinnovo dei contratti nazionali e della contrattazione aziendale, ma chiediamo anche un quadro generale di regole che riducano le forme di precarietà, approvino il salario minimo e combattano i part-time involontari“.

Date queste premesse, il giudizio della Cgil sul Decreto lavoro, proposto dal Governo Meloni ed approvato ad inizio luglio, non può che essere negativo. “Ancora una volta non si parla di qualità del lavoro – afferma la Gabrielli nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi agli iscritti della Summer School – liberalizza ancora di più i contratti a termine, incentiva la precarietà con l’uso dei voucher e limita i diritti di informazione per le rappresentanze sindacali sui luoghi di lavoro”.

 

 

 

 

 

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