Motorstyle Racing, è tutto pronto per l’esordio del monzese Eugenio Mosca nella Time Attack Italian Series

Il programma prevede un turno di prove libere nel tardo pomeriggio di sabato, mentre tutte le sessioni, ciascuna della durata di mezz’ora, si svolgeranno nella giornata di domenica. Le sessioni partiranno dalla tarda mattinata, con la disputa delle sessioni libere, seguite dalle qualifiche e infine dalle finali.
Brugherio. Dopo l’infelice esperienza al Campionato Italiano Autostoriche, la scuderia Motorstyle Racing si prepara per il debutto nella Time Attack Italian Series con la loro BMW M3 3.2. Sarà un’esperienza completamente nuova sia per il pilota Eugenio Mosca, che torna al volante della sua affidabile “Fraulein” dopo il successo nella YoungTimer Cup, sia per il team DC Racing che gestisce la vettura.
La BMW M3 3.2 Motorstyle Racing è stata inserita nella classe PRO 3700, la categoria più numerosa, dove si troverà ad affrontare modelli più recenti di BMW M3, ma anche una Porsche 930, Honda NSX e Audi TT.

Il pilota monzese ha deciso di partecipare al round finale della Time Attack Italian Series 2023 per illustrare questa particolare tipologia di gara, che sta ottenendo un grande successo di partecipanti, con oltre cinquanta vetture iscritte anche nel celebre Tempio della Velocità. Questa tendenza, partita dal Giappone, sta guadagnando sempre più consensi anche in Europa e nel nostro paese. Circa dieci anni fa, la WD Automotive di Andrea Scorrano ha dato il via alla serie italiana.
Per Eugenio Mosca, questa gara rappresenta una sfida diversa rispetto alle classiche corse sulla distanza. Come suggerisce il nome, il Time Attack è incentrato sulla ricerca del giro più veloce, quindi non ci sono strategie da seguire. Bisogna semplicemente dare il massimo e cercare di evitare errori. Questa competizione, proprio per la mancanza di strategie, regala adrenalina ai piloti e spettacolo al pubblico, anche grazie alla varietà di vetture che partecipano: dalle sportive stradali alle vetture da Turismo e GT da corsa, fino ad arrivare ai veri mostri con oltre 600 CV, dotati di esagerate appendici aerodinamiche e trazione integrale, definiti “Extreme”.