Doccia fredda

Parlamentare Evi: “Pedemontana: il finanziamento BEI potrebbe saltare”

La Banca si riserva il diritto di accettare o rifiutare una modifica alla disposizione originale della Sezione D.

No a Pedemontana

“Finanziamento Bei potrebbe saltare con la modifica del tracciato. Stop all’ennesimo ecomostro”. A dirlo è la deputata Elonora Evi che ha interopellato direttamente la banca di Investimenti Europea che ha concesso un finanziamento di mezzo miliardo di euro per la realizzazione di Pedemontana.

La deputata, legata al mondo ambientalista, ha messo sotto i riflettori della Banca la modifica che Autostrada Pedemontana sta apportando alla tratta D, non oggetto di finanziamento della BEI, ma la banca stessa risponde alla deputata: “Il mancato completamento dell’infrastruttura secondo i termini e le condizioni del contratto di concessione comporterebbe sanzioni nei confronti del concessionario e potrebbe potenzialmente portare a una risoluzione anticipata del contratto stesso da parte del concedente.”
E di fatto una modifica del progetto c’è stato, in quanto all’inizio la tratta B2 e la C avrebbero dovuto proseguire con una tratta D verso Bergamo. L’attuale idea è di collegare la C con una tratta D breve che porterebbe il traffico verso sud, ovvero verso l’autostrada A4 attraversando Vimercate e Agrate, comuni che non era interessati dall’infrastruttura.

eleonora evi verdi europarlamentare

Nella lettera di risposta la Bei non lascia molti spazi di manovra: o viene presentata la modifica o oppure il progetto rischia di non ricevere il finanziamento. Nella missiva si legge: “Come prassi comune per questo tipo di finanziamento, il concessionario deve ottenere il preventivo consenso scritto dei suoi creditori (tra cui la BEI, Cassa depositi e prestiti e un pool di banche commerciali) per le eventuali modifiche proposte al contratto di concessione. Qualsiasi modifica alla disposizione della Sezione D sarebbe considerata una modifica alla concessione soggetta al previo consenso dei creditori.

Di conseguenza, la Banca si riserva il diritto di accettare o rifiutare una modifica alla disposizione originale della Sezione D, anche se la Sezione D non rientra nell’ambito del finanziamento della BEI. Per chiarire, il concessionario non ha mai presentato alla Banca una richiesta di modifiche alla disposizione della Sezione D rispetto a quanto attualmente previsto nel contratto di concessione. Pertanto, la Banca non è in grado di prevedere in anticipo eventuali esiti che potrebbero verificarsi nel caso in cui si verifichi questa situazione.”

E la cosa non termina qui. La Bei aggiunge un ultimo paragrafo nella quale ribadisce che non solo l’opera deve essere terminata per ricevere i soldi, ma deve anche rispettare appieno gli impegni ambientali presi, realizzando le opere di compensazione.

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