Sciopero degli addetti delle consegne di Amazon: protesta anche a Burago di Molgora

Le motivazioni dello sciopero e la posizione di Amazon.
Le lavoratrici e i lavoratori della station di Burago di Molgora hanno incrociato le braccia, così come l’intera filiera Amazon della Lombardia: proclamato lo sciopero dei driver per l’intero turno lavorativo di venerdì 7 luglio.
“Nonostante la riduzione oraria, prevista dagli accordi nazionali e territoriali, che siamo riusciti ad ottenere, e la richiesta di una contestuale diminuzione dei carichi di lavoro eccessivi, questi sono nei mesi rimasti invariati se non aumentati, con conseguenti rischi di infortuni e aumento di stress per le lavoratrici e i lavoratori”, denuncia il segretario generale della Filt Cgil Monza Brianza, Giovanni Riccardi, che afferma: “Bisogna portare a condizioni più umane i carichi di lavoro, per ora dalla parte datoriale non sono giunte risposte soddisfacenti”.

Molte le lavoratrici e i lavoratori fermi davanti ai cancelli della station di Burago questa mattina, lo sciopero ha durata per l’intero turno di lavoro e interessa tutti i lavoratori delle aziende della filiera Amazon operanti in Lombardia: sono stati organizzati 3 presidi, di cui uno proprio davanti alla delivery station di via Galileo Galilei, 15, di Burago di Molgora, in Brianza.
Le segreterie regionali della Filt Cgil e Fit Cisl della Lombardia avevano sottolineato come, dalle assemblee svolte in tutti i siti della filiera e dagli attivi interni svolti con i rappresentanti sindacali, non fosse emersa la percezione da parte dei lavoratori di quanto auspicato, ossia risposte concrete da parte dell’azienda.

LA POZIONE DI AMAZON
Sulla questione è giunta anche la replica di Amazon: “Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori di servizi di consegna per consentire loro di pianificare adeguatamente le loro esigenze operative e definire degli obiettivi realistici che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti. Nell’ambito della contrattazione nazionale, lo scorso 1° giugno è entrato in vigore il nuovo orario per i corrieri che prevede una riduzione da 43 a 42 ore settimanali. I corrieri sono assunti da fornitori di servizi di consegne al livello G1 del CCNL Trasporti e Logistica con un salario d’ingresso pari a €1.658 lordi al mese, tra i più alti del settore, per i dipendenti a tempo pieno, e oltre a 300€ netti mensili come indennità giornaliera”.
Articolo aggiornato alle ore 12.30