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La Procura della Repubblica chiude le indagini sul caso “Aeb e A2A”: bufera a Seregno

7 luglio 2023 | 14:50
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La Procura della Repubblica chiude le indagini sul caso “Aeb e A2A”: bufera a Seregno
Il comune di Seregno

Svolta della Procura di Monza nel caso “Aeb e A2A”, ovvero l’aggregazione industriale che ha scatenato un terremoto a Seregno. 

Svolta della Procura di Monza nel caso “Aeb e A2A”, ovverol’aggregazione industriale che ha scatenato un terremoto a Seregno. La Procura della Repubblica di Monza questa mattina ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini.”La complessa attività di indagine preliminare, coordinata dalla Procura e delegata alla Guardia di Finanza Compagnia di Seregno, si è svolta mediante l’acquisizione di copiosa documentazione analizzata ed oggetto altresì di consulenza tecnica, nell’assunzione di dichiarazioni e nello svolgimento di attività di intercettazione” spiegano dalla Procura monzese.

Il 5 luglio 2021 la sede di Aeb, a Seregno, era stata perquisita dalle Fiamme Gialle brianzole. Il procedimento nasce da due esposti alla Procura in data 25 novembre 2019 ed in data 10 febbraio 2020 da Tiziano Mariani, consigliere comunale a Seregno, che aveva anche impugnato al Tar la delibera che approvava l’operazione di integrazione A2a, contestando l’assenza di una gara pubblica per individuare il partner della società pubblica Aeb. Ne era scaturito un procedimento amministrativo che ha portato alla bocciatura dell’operazione da parte del Consiglio di Stato.

I SOGGETTI INTERESSATI

Oggi i soggetti interessati sono Loredana Bracchitta, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di AEB s.p.a. (società partecipata al 54,859 % dal Comune di Seregno e per la parte rimanente da altri Comuni della Provincia di Monza e della Brianza); Alberto Rossi, in qualità di Sindaco del Comune di Seregno, Giuseppe Borgonovo, in qualità di assessore alle partecipate del Comune di Seregno, Alfredi Ricciardi, in qualità di segretario generale del Comune di Seregno, Giovanni Valotti, in qualità di Presidente (ai tempi del fatto) di ALA, Pierluigi Troncatti, quale partner di Roland Berger s.r.l.

Alberto Rossi quando gli era stata notificata l’informazione di garanzia aveva commentato sui suoi canali social. “Ve lo dico qui, pubblicamente, perché ho sempre fatto della trasparenza un principio fondamentale del mio modo di amministrare. In tutta onestà non me l’aspettavo minimamente. È una botta che mi provoca tristezza, non ve lo nego, avendo l’assoluta consapevolezza di essermi sempre comportato correttamente e avere agito sempre in buona fede. Sono completamente a disposizione della Procura, di cui capisco il dovere di approfondire in merito agli esposti ricevuti, e sono certo che sarà confermata la mia correttezza”.

“Al fine di condizionare la scelta del contraente e favorire la società “A2A s.p.a.“, turbavano il procedimento amministrativo relativo all’operazione di integrazione societaria e industriale con AEB, conclusosi, con delibera nr. 17 del 20.4.2020 del Consiglio Comunale del Comune di Seregno, effettivamente in favore di “A2A s.p.a.”, con collusioni e mezzi fraudolenti consistiti: per Bracchitta, Valotti e Troncatti: in un accordo predefinito tra Bracchitta, Valotti e Troncatti circa il mancato ricorso alla prevista procedura ad evidenza pubblica, e nella manipolazione dei dati di con cambio degli asset di AZA, , nonché attraverso la prospettazione di una infungibilità derivante da scenari di crescita e sviluppo del gruppo AEB che non si sarebbero conseguiti attraverso l’aggregazione con altri operatori, rappresentazione in realtà artefatta. Quanto sopra per giustificare la procedura di scelta del contraente senza evidenza pubblica, adottando pertanto la succitata delibera, peraltro celando al consiglio di amministrazione di AEB la documentazione tecnica necessaria per la valutazione circa la valorizzazione degli asset delle due società finalizzata al con cambio” prosegue la Procura.

LE CONTESTAZIONI A ROSSI E BORGONOVO

“Per Rossi e Borgonovo nell’aver supinamente recepito tutte le indicazioni provenienti dai coimputati sopraindicati, intese a escludere la gara ad evidenza pubblica per la integrazione delle due società, fraudolentemente impedendo all’opposizione in sede di consiglio comunale di Seregno di conoscere tutta la documentazione relativa sia alla valorizzazione degli asset sia alla procedura da adottare, tanto da determinare l’intervento del Tar per la Lombardia che con pronuncia del 15.02.2021 ha annullato la delibera stessa, imponendo al Comune di Sereno con provvedimento del 29.04.2021 l’esibizione ed il deposito della documentazione ricevuta dal Comune di Seregno da parte di AEB nonché il verbale della seduta straordinaria e segreta del consiglio comunale del 27.4.2021; nell’ avere, nonostante le varie pronunce del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato circa la integrazione societaria e industriale, omettendo di procedere con la prevista e legittima evidenza pubblica”.

Secondo i detentori dell’indagini, ovvero i Sostituti Dr. Salvatore Bellomo e Dr.ssa Stefania Di Tullio. Rossi, sarebbe intervenuto, su sollecitazione della Bracchitta, presso il Comune di Bovisio Masciago tramite il segretario provinciale del PD Luigi Ponti, al fine di eliminare dall’ ordine del giorno del consiglio comunale del 28.11.2019 qualsiasi riferimento all’adozione dell’evidenzapubblica con riguardo alla più volte citata integrazione societaria.

Ricciardi, invece, avrebbe in data 14.4.2020 con parere del segretario generale, avallato con parere favorevole la procedura illegittima adottata.  “Quanto sopra, al fine di condizionare la scelta del contraente per realizzare una integrazione societaria e industriale al solo scopo di favorire la società A2A, con le seguenti modalità: sopravvalutazione degli asset di AZA, al fine di attribuire ad A2A valori di con cambio superiori a quelli diversamente ottenibili attraverso una valutazione conforme alla realtà oggetto di esame, con consequente impatto anche sulla misura dei dividendi futuri, a beneficia di A2A, con un danno complessivo per AEB pari ad una somma non inferiore a 60 milioni di euro ,nonché attraverso l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di AEB di entità non inferiore a 5, 7milioni di euro” specifica la Procura di Monza.

“A Seregno dal 17.10.2019 (data della lettera di intenti) al 30.10.2020 (data dell’ultimo atto che ha perfezionato l’aggregazione, rappresentato dalla stipula tra AEB e “RetiPiù” dell’atto di conferimento del ramo distribuzione gas Unareti) Bracchitta e Troncatti, al fine di condizionare la scelta del contraente e favorire la società ROLAND Berger, turbavano la procedura negoziata relativa alla scelta dell’Advisor industriale, con collusioni e mezzi fraudolenti consistiti: nell’ aver pilotato la suddetta procedura negoziata al fine di favorire la assegnazione dell’incarico alla Roland Berger, peraltro soggetto già destinatario di due precedenti affidamenti diretti (del 18.10.2019 per la somma di euro 39.000,00 e del 22.10.2019 per la somma di euro 39.000,00) nonché di un terzo incarico per importo di euro 35.000,00, formalmente non affidato alla società Roland Berger, ma di fatto dalla stessa società svolto e remunerato in data 10.4.2020 (e quindi successivamente alla citata procedura negoziata) con una somma pari a euro 34.720,00 col sistema del “sesto quinto” di cui all’ art. 106 co XII D.Lvo 50/16; nell’ aver concordato il perimetro dell’incarico di Advisor Industriale, ritagliando l’invito in base ai desiderata di Troncatti e nell’ aver invitato cinque società, di cui due prive dei requisiti, con modalità (invito nel periodo natalizio con decorrenza di 10giorni dal 17.12.2019) tali da rendere, quale unico destinatario dell’assegnazione dell’incarico, la società Roland Berger” conclude la Procura.