Attesa

Tra 2 giorni parla il Tar sul ricorso Lesmo contro Pedemontana

Si attende con impazienza il pronunciamento, intanto gli ambientalisti invitano le istituzioni a una maggior compattezza.

Una protesta contro Pedemontana a Lesmo

C’è grande attesa a Lesmo: venerdì 14 luglio è previsto il pronunciamento del Tar sul ricorso presentato dal Comune contro Pedemontana. O, per la precisione, contro il prolungamento della dichiarazione di pubblica utilità, necessaria per il procedimento degli esprorpi.  All’azione legale intentata in solitaria dal Comune che si trova sulla Tratta C  di recente circa 90 famiglie residenti in città hanno deciso di  aderire con “interventi ad adiuvandum “.

FERMO IL CONFRONTO LESMO-PEDEMONTANA

In attesa di capire come si pronuncerà il Tar (la cui sentenza darà un po’ l’idea del margine di manovra), i gruppi ambientalisti e le civiche delle  tratte B2, C e D hanno diramato un comunicato sottolineando che “nessun segnale è arrivato da Regione e APL circa la volontà  di considerare le proposte del Comune di Lesmo per ridurre il numero delle corsie nel tratto finale della C e per prolungare il tracciato in galleria”. Pochi mesi dopo il ricorso infatti, Pedemontana aveva chiesto un incontro al municipio di Lesmo e durante il confronto il sindaco Francesco Montorio aveva espresso, al di là della contrarietà sull’opera, l’esigenza di contenere l’impatto, qualora fosse stata realizzata.

LA QUESTIONE FINANZIARIA

L’attenzione di comitati e ambientalisti resta concentrata anche sul tema dei finanziamenti. Recita il comunicato: “É  pari a zero la copertura economica per la  tratta D, necessaria per non far terminare l’autostrada in mezzo ai campi e tutta da ricercare quella per l’illogica soluzione definita D breve.
Per il completamento delle tratte B2 e C, le uniche finanziate con un prestito complessivo da restituire di 1741 milioni della Banca Europea degli Investimenti (BEI), della Cassa Depositi e Prestiti e di un pool di banche, gli extracosti delle materie prime hanno fatto lievitare di oltre il 30% la valutazione iniziale.
E ancora: “In questi giorni, Regione Lombardia intende stanziare un ulteriore supporto pubblico a Pedemontana pari a 606 milioni su 9 anni di cui 175 milioni per un prestito ai soci e 431 milioni per un aumento di capitale sociale. Altro denaro pubblico che si somma al fiume di facilitazioni e di supporti diretti e indiretti iniziati con la defiscalizzazione sugli utili futuri, accordata nel 2014 dal governo per 349 milioni di euro e proseguiti con gli interventi di Regione Lombardia”.

CRITICITA’ DELLA D BREVE

Nel comunicato degli ambientalisti anche riferimenti all’inefficacia dell’ipotesi della tratta D Breve (soluzione che Regione Lombardia sta portando avanti a livello progettuale per il tratto del Vimercatese) rispetto all’obiettivo della viabilità, “Molti Comuni interessati dalla tratta D breve, intendono incaricare un legale per analizzarne correttezza dell’iter e relativa documentazione”.
E infine un appello, in attesa di capire cosa dirà il Tar venerdì: “Sosteniamo le azioni intraprese dalle amministrazioni ma riteniamo necessaria una maggiore compattezza e delle scelte unitarie perché questa è la sola strada per accrescere il potere interlocutorio e contrattuale dei Comuni nei confronti di Regione Lombardia”.
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