Tunnel ex Falck ad Arcore: uno specchio salva-ciclisti

Il provvedimento segue un incidente tra ciclisti in cui un 85enne ha rotto un braccio e riportato serie contusioni.
L’Amministrazione Comunale di Arcore mette mano al “bug” del sottopasso ciclopedonale dell’ex Area Falck: basta incidenti tra biciclette. Anche perché l’ultimo avvenuto è costato a un anziano fratture e contusioni fuori dall’ordinario. Di recente l’assessorato alla sicurezza di Luca Travascio ha disposto la collocazione di uno specchio per compensare il problema dell’angolo cieco del sottopasso che, su uno dei due lati (quello verso via Battisti), ha una traiettoria d’imbocco quasi a gomito. Le biciclette che arrivano da via Battisti a velocità sostenuta per via della discesa (e per sfruttarne la spinta in vista della salita successiva) si immettono nel sottopasso facendo una curva, senza dunque avere la visuale del tratto coperto che stanno per imboccare. Risultato: se biciclette o pedoni che arrivano dalla direzione opposta invadono la corsia, il frontale è dietro l’angolo.
RISCHIO SICREZZA ACCERTATO NEL TUNNEL
Il fattore di rischio è stato accertato con un sopralluogo dalla Polizia locale e dell’assessore il mese scorso, all’indomani di un incidente che ha richiesto l’arrivo di due ambulanze per due ciclisti feriti. Si è dunque deciso di collocare lo specchio sull’angolo esterno della curva d’ingresso nel sottopasso, lato via Battisti.
L’INCIDENTE NEL TUNNEL: BRACCIO ROTTO PER UN ANZIANO DI ARCORE

L’incidente nel tunnel che ha spinto l’Amministrazione di Arcore a un approfondimento sulla sicurezza del percorso è quello successo a un 85 enne di Arcore che tornava dal cimitero. “Stavo per imboccare il tunnel in direzione di via Casati – aveva raccontato a MbNews – Appena finita la curva mi sono trovato sulla ciclabile un altro ciclista che per ragioni che non conosco era a terra. Per evitarlo ho sterzato a destra, ma credo di avere urtato una borsa, che forse era caduta al ciclista. Mi sono schiantato sul muro di ingresso del sottopasso e poi sono caduto”. Risultato: un braccio rotto, l’altro completamente tumefatto, la metà destra del volto nera dal livido, escoriata e tumefatta. Lesioni anche per l’altro ciclista. Poco dopo l’episodio, chiuso senza l’intervento di forze dell’ordine (anche perché si trattava dello stesso giorno della partenza della salma di Silvio Berlusconi da Villa San Martino per i funerali), l’assessore Travascio aveva anticipato di voler parlare della sicurezza del sottopasso con la Polizia locale del Comune. Dal confronto, il piccolo provvedimento di messa in sicurezza.