WEC a Monza, intervista a Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi

Un cauto Antonio Fuoco e un entusiasta Antonio Giovinazzi si preparano per la 6H di Monza. Vincere sarebbe una svolta per il campionato.
Per la Ferrari Monza è una seconda Le Mans. L’autodromo brianzolo non solo è la gara di casa, ma rappresenta anche un punto di svolta per il campionato. Per impensierire la Toyota nella classifica generale occorre rivincere subito. Antonio Giovinazzi mostra ancora il buon umore che una vittoria a Le Mans comporta, Antonio Fuoco invece attende ancora il suo momento.
WEC, un cauto Antonio Fuoco
A Monza pensate di competere ancora con la Toyota come avete fatto a Le Mans?
“Daremo il massimo, ma il caldo è un’incognita. Non abbiamo mai corso prima con delle temperature così alte: bisognerà gestire le gomme per evitare di fare overheating. Stiamo lavorando dalle prime gare per ovviare al problema. Questa sarà la chiave del weekend”.
Monza è una pista favorevole?
“Nei curvoni veloci la nostra macchina si comporta bene. Essendo solo il nostro primo anno nel WEC ogni gara ci permette di migliorare. Staremo a vedere”.
Il BOP vi limita nelle prestazioni: la trazione integrale quando la potrete usare? Sarà tanto influente?
“Possiamo attivare il sistema solo dai 190km/h in sù, quindi l’unica curva in cui si può sfruttare è l’Ascari. Non spetta a noi commentare il sistema del BOP: il nostro lavoro è dare il massimo in ogni condizione. Non posso dire se sia giusto o sbagliato”.

Dall’anno prossimo Monza non sarà più nel WEC: ti dispiace? Preferisci Imola?
“Monza è sempre una gara storica e perderla nel campionato fa male, ma anche Imola è una nostra gara di casa. L’importante è avere una gara di casa, ma spero il Tempio della Velocità faccia ritorno”.
Partire primi aiuta a finire primi: come ti senti per le qualifiche?
“Mi trovo molto a mio agio con la macchina, soprattutto quando le gomme sono fredde. Ho molta sensibilità e in una fase così delicata è un grande plus”.
Cosa ne pensi della crescita del WEC? Il pubblico e l’interesse per il campionato è cresciuto.
“E’ un aspetto di sicuro positivo. E’ solo venerdì e c’è tantissima gente, posso solo immaginare cosa sarà sabato e domenica. I tifosi trasmettono tanta passione e energia, ci daranno una spinta in più”
La vittoria di Le Mans vi riporta vicino a Toyota nella classifica generale: vincere è alla portata?
“E’ il nostro sogno, ma sappiamo dei vantaggi che ha Toyota: l’esperienza è un’arma molto forte”.
WEC, un euforico Antonio Giovinazzi
Cosa ti aspetti da questa gara? Come ti senti con la macchina dopo il BOP?
“La prima sessione è andata bene, ma non conosciamo i carichi di benzina degli altri. Siamo contenti di quello che abbiamo sentito in macchina, ma le temperature così alte ci metteranno in difficoltà. Faremo il nostro passo dopo passo. 6 ore di gare sono tante, ma non possiamo perdere la concentrazione”
Il degrado delle gomme sarà complicato da gestire?
“Assolutamente, non danneggiare le gomme sarà una priorità. Per fortuna Monza non è una pista che accentua questo problema, ma non possiamo non considerarlo. Toyota sotto questo aspetto è più forte di noi, ma noi abbiamo imparato tantissimo. Dopo Le Mans la motivazione è molto alta e i tifosi ci danno una grande mano”
A Le Mans avete stupito la concorrenza, come vi sentivate?
“Non ci eravamo nascosti, abbiamo sempre dato il massimo. Era la nostra prima 24h in assoluto e l’avversario era Toyota: ha dominato per 5 anni”.

Quali sono i punti di forza della macchina?
“Abbiamo una macchina veloce, ma ci sono diverse incognite: il traffico, la scia e la durata della gara”
La macchina ha ancora un margine di miglioramento?
“Si si, la macchina è giovane. Ha compiuto un anno ieri e la strada è ancora lunga. Tutto si può migliorare, ma in solo un anno abbiamo raggiunto traguardi enormi”.
Dall’anno prossimo Monza non sarà più nel WEC: ti dispiace? Preferisci Imola?
“E’ sempre un po’ triste, ma Imola è un’altra gara di casa. Non saprei cosa dire… Le emozioni sono diverse: l’anno prossimo, dopo aver corso a Imola, ti faccio sapere”.
Qual’è la più grande sfida di Monza?
“Sembra un circuito facile perché ci sono poche curve, ma le staccate per le due varianti mettono in difficoltà la macchina. E’ facile bloccare le gomme e anche per superare i doppiati bisogna frenare forte. Le due di Lesmo inoltre sono molto impegnative, la macchina si alleggerisce molto”.