Esperti al lavoro da lunedì prossimo per rimuovere ramaglie e tronchi e poi uno screening di tutte le piante rimaste in piedi a Parco Increa di Brugherio per sondarne la stabilità. Questo il programma d’intervento annunciato oggi dall’Amministrazione con la prospettiva di riaprire il polmone verde cittadino da metà settembre. Il parco è ancora chiuso dopo i violenti eventi meteo della fine di luglio, numerosissime le piante a terra, anche di grosse dimensioni, e i rami spezzati. E poi ci sono i solchi scavati dai fiumi d’acqua piovana lungo i sentieri pedonali, fino a scoprire i canali di scolo. Il Comune ha scelto di concentrarsi in prima battuta sui giardini di Villa Fiorita, in centro città, più piccoli, per poterli riaprire in tempi brevi e ora si mette mano a Parco Increa. La serrata è pesata in modo particolare sui brugheresi nelle settimane di caldo torrido di fine agosto. Oggi, 31 agosto, una piccola delegazione ha compiuto un sopralluogo in previsione dell’inizio lavori, fissato appunto per lunedì 4 settembre. Presenti l’assessore di competenza Massimiliano Balconi, il vicesindaco Mariele Benzi, il comandante della polizia locale Silverio Pavesi con i suoi uomini e donne.
IL QUADRO DELLA SITUAZIONE A PARCO INCREA
Il quadro della situazione, a uno sguardo generale sui tracciati principali, non appare drammatico, ma le piante compromesse restano numerose. Una quindicina di esemplari grossi appaiono sradicati o spezzati e caduti su prati e sentieri pedonali. Qualcuno è ancora in piedi ma con apparato radicale ormai strappato e fuori sede. Sono destinati inevitabilmente alla rimozione. Nell’angolo estremo del parco, verso Cernusco, a ridosso del canale in cemento, c’è una pianta immensa “sdraiata”: il cerchio formato dalle radici, ha un paio di metri di diametro. E’ in quell’angolo che in passato si è vociferato fossero passate le Bestie di Satana nelle loro criminali scorribande. Altri alberi di minor grandezza sono caduti, ma poi c’è il tema della stabilità. “Nella seconda fase dei lavori previsti – hanno detto Benzi e Balconi – c’è un monitoraggio di tutto il patrimonio arboreo per opera di un agronomo che valuterà lo stato di salute e sicurezza di ogni esemplare”.
I lunghi tempi di riapertura del parco sono stati in queste settimane un tema piuttosto dibattuto in città. Il comandante Pavesi ha spiegato che sono in questi giorni si è riusciti a rimuovere le piante sui viali carrabili, operazione senza la quale non era nemmeno possibile fare strada ai mezzi della società che si occuperà dei tagli. E che l’ipotesi, da più parte ventilata, di aprire almeno una parte dell’area verde transennando quelle più a rischio non era sicura. Le nuove perturbazioni avrebbero potuto abbattere piante ancora in piedi ma magari già compromesse nella stabilità.
Le stime precise sono ancora da fare ma si ipotizza che degli oltre 600mila euro di variazione di bilancio per i danni subiti dai nubifragi, oltre 200mila serviranno per la manutenzione del verde di Parco Increa.
BRUGHERIO FUORI DAI RISARCIMENTI (PER ORA)
E, a proposito di soldi, è dei giorni scorsi la notizia che Brugherio per ora non otterrà i ristori di Regione Lombardia per la calamità naturale. Su questo tema Balconi e Benzi hanno spiegato che ” Dobbiamo ancora capire bene i dettagli della delibera regionale, ma per ora sembra che non siano stati risarciti i Comuni che, con una scelta virtuosa, hanno deliberato tempestivamente per l’accesso all’avanzo di bilancio libero. Da questo sarebbe venuto meno il criterio della ‘somma urgenza’ che invece ha concesso ad altri comuni i fondi”. Su questo Balconi si è detto ottimista: “il fondo era di 5 milioni ma ne sono stati assegnati un po’ più di 3. Ci aspettiamo una nuova tranche di aiuti”.
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