
A Monza sono stati tolti i veli alla nuova vettura di Formula 2 che debutterà nel 2024.
Questa mattina nel paddock dell’autodromo di Monza sono stati tolti i veli alla “new generation” della monoposto di Formula2. Una vettura dal sangue italiano visto che il telaio è progettato da Dallara. Dalla prossima stagione le vetture della serie di approdo alla Formula 1 seguiranno una nuova filosofia progettuale. La parentela con la serie regina è molto chiara: il muso, l’ala anteriore e posteriore e il fondo sono stati progettati per migliorare i duelli ruota a ruota.
Formula 2, le novità tecniche
Questa nuova Formula correrà nelle stagioni 2024, 2025 e 2026. Il motore è il Mecachrome v6 turbo da 3,4 litri, ma è stato studiato per essere alimentato dal carburante sintetico e sostenibile di Aramco che sarà introdotto nel 2025.
Per il 2024 le F2 continueranno a usare una miscela al 55% di origine biologica, come nel 2023. Grazie a un programma di sviluppo, l’obiettivo è di raggiungere il 100% di carburanti sintetici sostenibili nel 2027.
Le squadre avranno modo di conoscere la vettura entro la fine di dicembre 2023, quando riceveranno il primo modello. La seconda invece sarà consegnata a metà gennaio 2024. Non mancherà uno shakedown con i team prima del primo test ufficiale pre-campionato.
Formula 2, cosa ne pensano i “boss” della nuova vettura?
A alzare i veli dalla vettura ci ha pensato Stefano Domenicali, Presidente e CEO della Formula 1, con l’aiuto di Robert Reid, FIA Deputy President for Sport, e Bruno Michel, CEO del Campionato Formula 2.
“La F2 funge da importante campo di allenamento gli aspiranti piloti di Formula 1 – spiega Domenicali – e avvicinando le filosofie di progettazione delle due vetture sosterremo ulteriormente questo sviluppo. La nuova vettura di F2 è anche un simbolo importante per il nostro viaggio verso la sostenibilità poiché la serie continua a essere pioniera del carburante sostenibile che entrerà a far parte della F1 dal 2026”.
A illustrare qualche dato tecnico ci ha pensato invece BrunoMichel: “La vettura è progettata per adattarsi a tutti i tipi di piloti, tenendo conto lo sforzo di sterzata. Uno dei nostri obiettivi principali rimane il controllo dei costi. Quindi, abbiamo mantenuto lo stesso motore e cambio, e ci sono molti pezzi riportati dalla vettura precedente. Infine, abbiamo fatto in modo che i team possano gestire questa nuova vettura con 12 persone operative, come da Regolamento Sportivo”.
Il cambio infatti rimane il sei marce sequenziale della Hewland, mentre il motore è sempre il V6 – 3.4 litri turbo della Mecachrome. Visto l’assenza dell’elettrificazione, queste vetture si faranno sentire più delle Formula 1 durante il Gran Premio.