Da Sydney ad Agrate in bici passando per una raccolta fondi: la storia di Matteo Gadda

Gadda, trentaquattrenne di Agrate, è partito nove anni fa per l’Australia e a marzo di quest’anno la decisione di tornare in Italia in bici.
Agrate. Nove anni fa ha deciso di dare una svolta alla sua vita, lasciare Agrate, la Brianza e l’Italia per volare a Sydney, in Australia. O come dice lui per cercare la libertà e l’indipendenza. Lui è Matteo Gadda, agratese trentaquattrenne che da marzo ha deciso di riabbracciare l’Italia ma in un modo non proprio usuale: tornare ad Agrate in bici.
MBNews, grazie al cugino Filippo Casalini, ha intervistato Matteo che adesso si trova in Pakistan.
“A febbraio ho lasciato il mio lavoro qui in Australia, lavoro nelle vendite di un’azienda di software, e lo stesso giorno sono partito – spiega Matteo -. Sono arrivato, con l’aereo ovviamente ad Ho Chi Minh, in Vietnam, e l’ho attraversato tutto. Dopodiché ho passato prima la Cambogia e poi la Thailandia. Poi mi sono dovuto fermare perché la guerra che c’è in Myanmar mi ha costretto a prendere un altro volo per arrivare in Nepal.”

Perché in bici
“Ho deciso di tornare in bici per varie ragioni. La prima è perché credo che in aereo, stando seduti, ci si perda tutta la diversità dei vari paesi e popoli. Poi lo sport è sempre stata una parte importante della mia vita. Infine avevo il desiderio di portare avanti in parallelo anche una causa sociale.”
Dietro all’impresa che Gadda sta portando avanti, accompagnato solo dalla sua bicicletta, c’è molto di più che una sfida personale. Perché Matteo, nel suo viaggio di 15 mila chilometri ha avviato una raccolta fondi. I soldi raccolti andranno a “La Monda”, una fattoria sociale in provincia di Varese fondata nel 2002 che ha come obiettivo quello di offrire a persone con disabilità psichica un sostegno all’inclusione sociale attraverso la gestione di servizi nell’ambito educativo lavorativo e culturale.

“L’idea mi è venuta a dicembre 2022 grazie ad un mio amico in Australia che anni fa fece Scozia-Pechino in bici – continua l’agratese giramondo. – Il racconto del suo viaggio mi ha incuriosito e così ho preso bici e tenda e ho fatto un giro in Australia. Durante questo viaggio ho incontrato un signore che portava avanti una campagna di sensibilizzazione per i diritti degli aborigeni australiani.”
La scelta è ricaduta su La Monda perché negli anni ha permesso a Matteo e alla sua famiglia di toccare con mano il loro lavoro e il sostegno fondamentale che danno a questi ragazzi. “Mia cugina, Giada, ha disabilità ed è stata aiutata molto da questa associazione. Non tutti hanno la possibilità di fare l’esperienza che sto facendo io. La Monda però, grazie al suo lavoro, fa in modo di cambiare in meglio la vita di queste persone.”

Di paure Matteo non ne ha, emozioni al contrario tante: “se mi fossi fermato a leggere le indicazioni dei vari Governi non sarei partito ma mi sarei perso tanti bei posti, tante belle persone. Ci sono ovviamente zone pericolose, non avendo ottenuto il visto per la Cina dovrò passare in Belucistan dove dovrò essere scortato dalla polizia. Ma nel mio viaggio sto incontrando una gentilezza e ospitalità dalle persone del posto mai viste in Italia.”
Matteo, come ci spiega, non è amante dei social. Dietro all’apertura della pagina Instagram tramite cui documenta il suo viaggio c’è infatti lo zampino di amici e di Filippo: “Io e altri amici abbiamo insistito per fargli aprire una pagina social in cui potessi raccontare il suo viaggio. Così si è convinto ha comprato un po’ di attrezzature e adesso, quando ha internet, posta foto e video che ci permettono di seguire la sua sfida da lontano con dei bei contenuti, anche abbastanza insoliti.”

La raccolta fondi
La raccolta fondi, è partita una settimana fa e si basa sui chilometri che Gadda percorre. Matteo punta infatti a raccogliere un euro per ogni chilometro percorso, circa 15 mila euro essendo 15.000 i chilometri da percorrere. Ad oggi la raccolta, che terminerà tra 160 giorni, ha toccato quota 1200 euro ma a Matteo mancano ancora tanti chilometri e di conseguenza, tanta solidarietà da raccogliere.