Daspo per dieci tifosi coinvolti in scontri al match F.C. San Giuliano City – U.S. Triestina 1918

Squadre gemellate “Aurora Pro Patria” e “U.S. Triestina 1918” protagoniste di violenze. Il Questore prende misure drastiche
Il Questore della Provincia di Monza e Brianza, Marco Odorisio, ha annunciato dieci provvedimenti di DASPO (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) nei confronti di tifosi appartenenti alle tifoserie “Aurora Pro Patria” e “U.S. Triestina 1918“, dopo gli scontri verificatisi in occasione dell’incontro di calcio tra F.C. San Giuliano City e U.S. Triestina 1918, valido per i Play Out di ritorno del campionato di calcio di Serie C – Girone A, lo scorso 13 maggio. Durante la partita, l’atmosfera è rapidamente degenerata quando alcuni tifosi si sono resi protagonisti di comportamenti intemperanti. Accensione di petardi, fumogeni, insulti e cori hanno caratterizzato l’evento, sia dentro che fuori lo stadio comunale “Ferruccio” di Seregno. La tensione era palpabile tra le due tifoserie, evidenziando una chiara intenzione di creare problemi.

Gli scontri, che hanno visto l’accensione di fumogeni e uno scambio di insulti, invettive e minacce con cinture e aste, hanno continuato durante tutta la partita. Alla fine, la Triestina ha vinto, ma l’aggressività ha raggiunto l’apice quando una delle tifoserie ha tentato di scatenare una baruffa, cercando di aggirare lo schieramento delle Forze dell’Ordine.
Le autorità sono riuscite a evitare una vera e propria rissa grazie all’intervento tempestivo del personale in servizio di Ordine Pubblico, che ha dovuto effettuare cariche di “alleggerimento” e lanciare lacrimogeni. I tifosi della squadra del San Giuliano City, attirati dalla situazione, si stavano dirigendo verso lo scontro, ma l’azione rapida delle forze dell’ordine ha impedito altri incidenti.
Ulteriori indagini da parte degli Agenti della DIGOS e dell’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura di Monza e Brianza hanno permesso di individuare i tifosi coinvolti nelle violenze. Grazie a un’attività info-investigativa, che ha interessato anche le Squadre Tifoserie delle Divisioni Digos delle Questure di Varese e Trieste, i responsabili sono stati identificati.
L’azione delle forze dell’ordine ha portato all’emissione di 10 DASPO, con durate che variano da uno a otto anni, nei confronti di tifosi colpiti dai provvedimenti amministrativi. I tifosi coinvolti, con un’età compresa tra i 22 e i 52 anni, sono residenti nella Provincia di Varese e della Provincia di Trieste. Sei di loro sono recidivi, avendo già subito provvedimenti DASPO per fatti specifici in altre manifestazioni sportive o con precedenti penali o di polizia. L’adozione dei provvedimenti è stata presa valutando anche i precedenti specifici dei soggetti e sul comportamento tenuto il giorno dell’evento sportivo, considerando altresì il fatto che quasi tutte le persone identificate erano già state destinatarie di uno o più provvedimenti di D.A.Spo.; nei loro confronti è stata applicata l’aggravante della recidiva, con conseguente imposizione dell’obbligo di presentazione alla PG in occasione delle partite che la loro “squadra del cuore” giocherà nei prossimi anni.
Tutti i provvedimenti sono stati notificati alle parti coinvolte e convalidati, nella parte relativa all’obbligo di firma, dal GIP del Tribunale di Monza. Questo provvedimento dimostra la determinazione delle autorità nel contrastare la violenza negli eventi sportivi, proteggendo i partecipanti e preservando l’ordine pubblico.