Animali |
Animali
/

I gatti, vere e proprie divinità: ecco perchè l’8 agosto si celebra la Giornata Internazionale del Gatto

8 agosto 2023 | 16:29
Share0
I gatti, vere e proprie divinità: ecco perchè l’8 agosto si celebra la Giornata Internazionale del Gatto

Condividete con noi, attraverso i nostri canali social Facebook e Instagram, le foto dei vostri meravigliosi felini. Celebriamoli insieme!

Oggi, 8 agosto, è una giornata speciale per gli amanti degli animali perché oggi si celebra la Giornata Internazionale del Gatto. L’International Cat Day è È stata istituita nel 2002 dall’Ifaw, il Fondo internazionale per il benessere degli animali, tra le più autorevoli organizzazioni per la conservazione della fauna domestica e selvatica. L’obiettivo? aumentare la consapevolezza sull’importanza della presenza dei mici nella quotidianità delle persone che hanno scelto di accoglierli con loro per promuovere la loro tutela.

Origini della Giornata Internazionale del Gatto

La Giornata Internazionale del Gatto è stata istituita per la prima volta nel 2002 grazie all’attivista americana Colleen Paige. L’obiettivo di questa giornata speciale è di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’importanza di prendersi cura dei gatti, di promuovere l’adozione di gatti bisognosi e di educare sul benessere felino. Da allora, la celebrazione si è diffusa in tutto il mondo, coinvolgendo amanti dei gatti, associazioni animaliste e semplici appassionati.

La terapia del “ron-ron”: i benefici di avere un gatto

Oltre alla loro compagnia e al loro affetto, ci sono numerosi benefici nell’avere un gatto come amico peloso. Gli studi hanno dimostrato che il ronronare di un gatto può avere effetti benefici sulla salute umana, riducendo lo stress e abbassando la pressione sanguigna. Inoltre, i gatti possono fornire un senso di responsabilità e routine nella vita quotidiana, soprattutto per coloro che vivono da soli.

Amico Gatto Onlus

I gatti, vere e proprie divinità nell’antico Egitto

Nell’antico Egitto, i gatti avevano un ruolo e un significato particolarmente elevati. Venivano considerati creature sacre e simboli di protezione, fortuna e devozione. La relazione tra gli antichi egizi e i gatti era così profonda che questi felini divennero parte integrante della cultura, delle credenze religiose e persino delle leggende.

Ecco alcune delle principali ragioni per cui i gatti erano tanto importanti nell’antico Egitto:

1. Simbolo di Divinità: I gatti erano spesso associati alla dea Bastet, divinità che rappresentava la casa, la fertilità, la maternità e la protezione. Bastet veniva rappresentata con la testa di leone o di gatto, e i suoi templi erano luoghi di devozione e offerte in onore dei gatti.

2. Protezione e Fortuna: I gatti erano visti come protettori delle case e dei raccolti dagli infestanti, come topi e serpenti. La presenza di un gatto in casa era considerata una benedizione e si credeva che portasse fortuna.

3. Accompagnatori dell’Anima: Alcune credenze egizie ritenevano che i gatti avessero un legame speciale con il regno degli spiriti e potessero facilitare il passaggio dell’anima verso l’aldilà.

4. Rispetto per la Natura Felina: La natura indipendente e misteriosa dei gatti era vista con ammirazione e rispetto. Il loro atteggiamento maestoso e la loro abilità di cacciatori venivano associati a qualità nobili e regali.

5. Utilizzo Pratico: Oltre ai significati simbolici e religiosi, i gatti avevano un ruolo pratico nella società egizia. Erano utili per controllare la popolazione di roditori, che potevano distruggere le riserve di cibo e causare danni alle abitazioni.

A causa dell’importanza dei gatti nella cultura egizia, l’uccisione o il maltrattamento di un gatto era severamente punito. Molti egizi tenevano gatti domestici e li consideravano parte integrante della loro famiglia. Quando un gatto domestico moriva, la famiglia esprimeva il proprio dolore rasandosi le sopracciglia come segno di lutto. Inoltre, i gatti venivano spesso raffigurati in dipinti e sculture egizie, testimonianza tangibile della loro influenza nella vita quotidiana e nella spiritualità di quell’epoca.