Arcore, incendio alla sede della Protezione civile

Accertamenti ancora in corso sull’incendio che ha colpito ieri, 27 agosto, la sede operativa della Protezione civile di Arcore. I danni sembrano essere circoscritti all’atrio d’ingresso, ma i tecnici, ha precisato l’assessore alla Protezione civile Luca Travascio, stanno valutando se la struttura collocata nella frazione La Ca’ sia agibile per le attività dei volontari. Attività che nelle ultime ore sono state intense, per via delle varie allerte meteo lanciate da Regione Lombardia. 

L’INCENDIO AD ARCORE

L’incendio, spento con l’intervento dei Vigili del fuoco, è scoppiato nella serata di ieri, poco prima delle 23, proprio mentre volontari e amministratori erano impegnati in un monitoraggio continuo delle rive del Labro sul quale si prevedeva un’esondazione alle prime luci dell’alba che fortunatamente non è avvenuta. Dalle 22 della serata la squadra della protezione civile di Arcore si è mobilitata con il presidente Giovanni Sala, il suo stretto collaboratore Ivan Puleo, ma anche l’assessore Travascio che oggi ha raccontato: “stavamo proprio andando a prendere il sindaco Maurizio Bono perché partecipasse ai controlli che dovevamo effettuare, ogni due ore per tutta la notte, al Taboga e in via Molinetto quando siamo stati informati di un imminente intervento die pompieri in seguito ad alcune segnalazioni dei residenti”.

I DANNI DELL’INCENDIO

Il quadro si è chiarito poco dopo: un incendio era partito dall’atrio d’ingresso della ex scuola che funge da sede dell’associazione. “Fortunatamente è stato coinvolto solo quello spazio  – ha raccontato l’assessore – mentre attrezzature e mezzi non sono stati danneggiati. Tuttavia dobbiamo verificare che la struttura sia agibile”. Al momento è chiusa, malgrado i volontari siano operativi per gestire eventuali criticità nelle prossime 12 ore. Si appoggeranno al Comune finché lo stato della sede non sarà appurato.

LE CAUSE DELL’INCENDIO DI ARCORE

Per quanto riguarda le cause, a chiarirle sarà il rapporto dei vigili del fuoco sul quale l’assessore non ha potuto ancora riferire nulla. L’ipotesi più probabile è quella di un corto circuito (la struttura è molto datata), ma le conclusioni certe arriveranno solo quando si esprimeranno gli esperti.