D’estate lo sport la fa spesso da padrone. Non si vive, però, solo di calcio mercato ed amichevoli estive. E così, tra dieci giorni, il 19 agosto, prenderanno il via i prossimi Mondiali di atletica leggera. Che fino al 27 agosto metteranno in palio medaglie e offriranno al pubblico uno spettacolo fatto di salti, corse e lanci.
L’Italia scenderà in pista e in strada con gli 80 convocati (44 uomini e 36 donne) scelti dal direttore tecnico delle squadre nazionali, Antonio La Torre. Tra di loro anche tre brianzoli: il velocista Filippo Tortu (200 metri e staffetta 4×100), Mario Lambrughi (400 ostacoli) e Vladimir Aceti (staffetta 4×400/mista).
Non ci sarà questa volta, invece, nei 400 ostacoli Linda Olivieri, 25enne monzese delle Fiamme Gialle, da anni allenata dal coach monzese Giorgio Ripamonti, che a Budapest potrà guidare comunque Rebecca Sartori ed Eleonora Marchiando nella stessa specialità.
LO SPRINTER
Ai Mondiali di atletica leggera di Budapest la copertina per la Brianza spetta, di diritto, a Filippo Tortu. Il 25enne velocista cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, che pochi giorni fa a Molfetta (BA) si è laureato Campione italiano nei 200 metri, proverà a conquistare la finale nel mezzo giro di pista.
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo Tortu, che è campione olimpico in carica nella staffetta 4×100 con lo straordinario oro conquistato nel 2021 a Tokyo, ma anche bronzo nei 200 ai Campionati europei di Monaco di Baviera e nel 2018 è diventato il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri, dovrà quasi sicuramente migliorare il suo personale di 20”10.
Proprio il tempo che l’anno scorso ai Mondiali di Eugene, negli Stati Uniti d’America, per soli 3 millesimi non consentì allo sprinter brianzolo, tesserato per le Fiamme Gialle ed ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, di conquistare la finale iridata nei 200 metri.
Di sicuro Tortu ha maggiori speranze di raggiungere almeno l’atto conclusivo della staffetta 4×100, dove l’Italia potrà schierare anche il rientrante Marcell Jacobs, che tra vari infortuni nell’ultimo anno ha gareggiato pochissimo e sarà a Budapest tra mille dubbi e tante speranze.
GLI ALTRI PROTAGONISTI
A parte la sua ormai consolidata punta di diamante nell’atletica, la Brianza agli ormai prossimi Mondiali potrà contare anche su Mario Lambrughi e Vladimir Aceti. Il primo, monzese doc, tesserato fino al 2016 con l’Atletica Vedano ed ora con la maglia dell’Atletica Riccardi, è un veterano della maglia azzurra dopo le partecipazioni agli Europei di Amsterdam (2016), Monaco di Baviera (2022) e ai Mondiali di Eugene (2022).
In quest’ultima occasione Lambrughi, che sui 400 ostacoli ha un personale di 48.99, realizzato nel 2018, quarto tempo azzurro di sempre, è stato eliminato nelle batterie con il tempo di 50.18, primo degli eliminati per l’accesso alle semifinali per soli 9 centesimi.
A Budapest Lambrughi si presenta con il suo miglior tempo corso nel 2023 sui 400 ostacoli, quel 49”54 che il 30 luglio a Molfetta gli è valso il suo terzo titolo di campione italiano assoluto nella specialità prediletta. In Ungheria proverà a dire la sua anche Vladimir Aceti. Il ragazzo di origine russa, tesserato per le Fiamme Gialle, che vive e si allena a Giussano, sarà impegnato nelle staffette 4×400/mista.
Per Aceti, Campione europeo U20 nei 400 metri a Grosseto nel 2017, un 2023 fino ad ora segnato dall’acuto dell’argento ai Campionati italiani assoluti indoor ad Ancona sul giro di pista (46”74). A Budapest non sarà facile ripetere, in staffetta con Davide Re, Edaordo Scotti e Alessandro Sibilio, il 2’58”81 che alle Olimpiadi di Tokyo valse al quartetto azzurro il nuovo record nazionale.
commenta