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Piattaforma ecologica di Seveso: disservizi e code chilometriche scatenano il malcontento dei cittadini

1 agosto 2023 | 13:22
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Piattaforma ecologica di Seveso: disservizi e code chilometriche scatenano il malcontento dei cittadini
Il cassone del verde, foto del consigliere Pietro Aceti

Il consigliere Pietro Aceti si fa portavoce dei sevesini e invia un’interrogazione urgente alla sindaca Alessia Borroni

Seveso. Code chilometriche, orari non rispettati, mancanza di comunicazioni chiare. Questi alcuni dei motivi che hanno acceso il malcontento dei cittadini nei confronti della gestione della piattaforma ecologica di Seveso, in via Eritrea. Disservizi e inefficienze, secondo alcuni sevesini, che hanno portato il consigliere Pietro Aceti (Civica Butti Malerba Sindaco) – che si fa portavoce – a scrivere un’ interrogazione urgente alla sindaca Alessia Borroni.

PIATTAFORMA ECOLOGICA DI SEVESO: L’INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ACETI

Sono diverse le segnalazioni di disservizio raccolte dal consigliere Pietro Aceti. La prima risale allo scorso 29 luglio: “alle ore 16.00 il percorso per la Piattaforma Ecologica era una lunga coda
dalla caserma dei Carabinieri al cancello della stessa – si legge nell’interrogazione – Come durante un posto di blocco, i vigilantes e uno dei dipendenti con la pettorina gialla, passavano in rassegna le auto nell’ultimo tratto e impedivano l’ingresso a chiunque volesse conferire del verde”.

Non è andata meglio qualche giorno dopo, il 31 luglio. Nonostante l’apertura prevista alle 8:30, la piattaforma non ha aperto i suoi cancelli fino alle 9:30, creando lunghe file che giungevano fino alla caserma dei Carabinieri. “sentito l’ufficio ecologia circa il conferimento del verde è stato risposto: “non
vi è certezza, circa la capacità del cassonetto, di contenere anche oggi i vari conferimenti” e
che bisognava “tentare””, conclude il testo presentato da Aceti. 

Piattaforma ecologica Seveso

LE TESTIMONIANZE

Le foto pubblicate sui social dallo stesso Aceti, hanno attirato non pochi commenti tra cui compaiono alcune testimonianze di cittadini che hanno fatto i conti con i disservizi della piattaforma ecologica: “Discarica aperta stamane alle 9,20. Davanti a me circa 10 mezzi, tra in quali un paio di furgoni. Nel momento in cui ho depositato il verde, l’unico cassone era già pieno per il 60% e i sacchetti, con l’erba sfalciata appoggiati di lato nei giorni scorsi, erano ancora lì”, scrive un sevesino.

E ancora: “Sabato scorso medesima situazione : mezz’ora di cosa sotto il sole per poi sentirsi dire di tornare a casa perché i cassoni sono pieni ! Come se uno non lavorasse e potesse tornare in un giorno feriale – sempre con la speranza che abbiano svuotato i cassoni”.

Da qui la stoccata finale del consigliere che punta il dito contro l’amministrazione: “Non abbiamo bisogno di un Sindaco che vada a raccogliere 70 sacchi di foglie (che poi forse lei avrà conferimento alla piattaforma per via privilegiata). Abbiamo bisogno di un Sindaco che faccia il Sindaco, che alzi la cornetta, chiami Gelsia e faccia aggiungere un almeno un altro cassone per il verde”