Monza

Silvio c’è, stella “accecante” della campagna elettorale di Galliani fotogallery

Nell'intervista con Del Debbio al Binario 7, il candidato del centrodestra, icona del Milan e del Monza, ha reso omaggio a Berlusconi: "io con lui parlo ancora"

Adriano Galliani con Paolo Berlusconi e i sostenitori al Binario 7 di Monza.

“Silvio c’è”, ha detto Paolo Berlusconi alla serata di presentazione a Monza del candidato alle suppletive per il centrodestra Adriano Galliani. Di sicuro Silvio c’è in questa campagna elettorale, stella polare del centrodestra che ha quasi accecato il vero candidato al Senato, rubando la scena anche da defunto. Nell’intervista con Paolo Del Debbio organizzata al Binario 7 per lanciare Galliani nella sua corsa al seggio del collegio monzese, Berlusconi è stato infatti protagonista di una moltitudine di aneddoti e ricordi narrati dall’amico Adriano.

Come quando Silvio lo chiamò a cena a casa sua spiegandogli di voler fondare tre reti televisive private, “perché proprio tre”? chiese il candidato , “perché se non mettiamo in campo la stessa potenza della Rai, si fallisce”, sembra rispose il Cavaliere.  “Chiuse l’affare in un attimo, le cose allora, con lui, andavano così -ha raccontato ammirato Galliani – un accordo di quel tipo chiuso nel tempo di una stretta di mano”. E poi amarcord sulla storia epica del Milan e sulla parabola incredibile del Monza.

MI CANDIDO PERCHE’

Berlusconi c’era eccome, appunto, alla serata di Galliani e non solo nei ricordi, ma anche nelle motivazioni che hanno convinto il candidato a presentarsi, un anno dopo avere rifiutato la proposta di scendere in campo, perché troppo impegnato sul fronte calcistico. “L’anno scorso il Monza era da poco in Serie A – ha detto Galliani – c’era bisogno di tutta la mia attenzione. E poi questo è il seggio di Silvio Berlusconi, nel collegio di Monza, che è la mia città, il luogo dove sono cresciuto. Ho due nonne di Vedano, zii di Sovico, genitori che hanno vissuto e lavorato in Brianza. Non avrei mai accettato se si fosse trattato di un territorio che non conosco. Ma così, non potevo dire di no. Sarà difficile ma anche un onore”.

Le motivazioni della candidatura di Galliani sono questione di cui si è chiacchierato molto nei giorni scorsi dopo le affermazioni del candidato Cateno De Luca al quale Galliani avrebbe detto di essere stato costretto a presentarsi per le suppletive. Dal palco, a fine evento, Paolo Berlusconi, ha dato la sua versione, prima di un abbraccio a Galliani sulle note di “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero: “Era passato poco dalla salita al cielo di Silvio – ha detto – la scelta è caduta subito su Galliani. Gli ho detto che nessuno meglio di lui avrebbe potuto ricoprire quel ruolo. Lui, inizialmente un po’ titubante, alla fine ha risposto: ‘se la famiglia me lo chiede, obbedisco’”. D’altra parte lo stesso Galliani sul palco del Binario 7 ha spiegato: “Io ci parlo ancora con Silvio e voglio fare quello che credo lo farebbe contento”.

I VALORI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Per quanto riguarda i contenuti della campagna elettorale, concetti chiave sono stati l’appartenenza al territorio, “Monza è casa mia, è il luogo del risotto con la luganega”; la visione imprenditoriale e il contributo al territorio che Galliani dà in termini di fatturato; la forte motivazione a seguire le tracce del predecessore, “insomma, sono al posto giusto e se verrò eletto farò il senatore con i colori di Monza”, ha chiosato Galliani.

GLI ALLEATI

Parole di apprezzamento sono state pronunciate dagli esponenti dei partiti che sostengono Galliani (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati) che si sono passati il microfono sul palco. A partire da Matteo Salvini: “chi sceglie Galliani sceglie i suoi valori: la lotta alla droga, nemico da sconfiggere, e la famiglia che per noi del centrodestra non è per nulla un concetto superato. Dopo Salvini, i parlamentari Alessandro Matteo (Noi Moderati), Licia Ronzulli (Forza Italia) e la sottosegretaria Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia). Tra il pubblico una folla di sostenitori, politici e amministratori (tra cui il presidente della Provincia Luca Santambrogio e il deputato brianzolo forzista Fabrizio Sala) e i giovani militanti, in piedi a bandiere spiegate.

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