Andrea Levy, il Ceo di 777 Motors, racconta il progetto dell’hypercar con casa in Autodromo

Andrea Levy con il progetto 777 Motors investe su Monza e l’Autodromo: “777 Hypercar porterà gli appassionati in visita al circuito”.
777 Motors, un nuovo simbolo per l’Autodromo di Monza. Se ad oggi la pista brianzola viene ricordata principalmente per il Gran Premio d’Italia della Formula 1, in futuro il Tempio della Velocità verrà sempre più associato ai progetti di Andrea Levy.

L’imprenditore torinese, già noto nel milanese e in Brianza per il festival motoristico internazionale MIMO, si sta sempre più radicando nel capoluogo brianzolo con il suo ultimo progetto: 777 Hypercar – Born in Monza. A luglio 2023, in occasione del Campionato WEC, Levy ha infatti svelato il prototipo della monoposto dedicata all’Autodromo: riduttivo parlare solo di un omaggio, quanto piuttosto di un investimento.
A collaborare con la neonata 777 Motors saranno infatti eccellenze del settore automobilistico. Il reparto ingegneristico, aerodinamico e produttivo è affidato a Dallara, mentre Gibson Technology fornirà il motore V8 aspirato. L’italiana Sparco realizzerà invece la linea di abbigliamento, mentre Umberto Palermo Design è il padre dell’estetica.

Lavoreranno inoltre a stretto contatto con Andrea Levy anche poli universitari da tutto il mondo. Il Politecnico di Milano e le università dell’Indy Autonomous Challenge svilupperanno la 777 hypercar Unit-000: una versione sperimentale che fungerà da laboratorio dinamico su quattro ruote.

Intervista a Andrea Levy, fondatore di 777 Motors
Partiamo dal nome: 777 Hypercar – Born in Monza. Perché dedicare un’auto a Monza?
“Una volta messo a punto il progetto di una macchina track-use-only, si poneva il dubbio su dove mettere la sede legale e dove far crescere l’azienda. L’Italia ha tanti bei circuiti, ma per una macchina così performante il Tempio della Velocità è il circuito più idoneo. La 777 può raggiungere i 370 km/h e pochissime piste permettono di esprimere questa velocità, inoltre la Parabolica e l’Ascari consentono di sfruttare a pieno le capacità aerodinamiche della monoposto. Io inoltre organizzo il Milano Monza Motorshow, quindi un legame con la città già c’era. Credo tantissimo in questo territorio e in questo Autodromo perché non solo è una pista leggendaria, ma anche perché è immerso in un parco ed è vicino a Milano”.

Lei però non ha semplicemente dedicato un’auto alla città, lei ha fatto un investimento. Perché investire su Monza?
“Tutte e 7 le auto saranno acquistate da una clientela estera proveniente dagli Emirati, Hong Kong e New York per un costo di 7 milioni. Per loro l’Italia ancor prima di Monza è una grande attrazione, ma sicuramente il Tempio della Velocità tra tutti i circuiti è quello con il richiamo internazionale maggiore“.

Come vede il futuro dell’Autodromo di Monza? Si tratta sì di un circuito storico, ma la concorrenza estera per ospitare i grandi eventi automobilistici è sempre maggiore.
“La scelta di mettere la sede di 777 Hypercars a Monza è stata condivisa da Angelo SticchiDamiani, presidente ACI, ma anche da Regione Lombardia con Attilio Fontana e Fabrizio Sala. Favorevole all’idea era anche Alessandra Zinno, allora direttrice dell’Autodromo di Monza. Noi inoltre terremo esposto tutto l’anno davanti alla lounge il prototipo scala 1:1 della macchina: un’attrattiva che renderà l’Autodromo visitabile sempre. Ritengo infatti che un pista di questo calibro non debba generare interesse solo nei fine settimana di gara: oltre alla storia e alle antiche sopraelevate sarà anche la 777 Hypercar a portare gli appassionati in visita al circuito. Credo molto in Monza e nello sviluppo che potrà avere la città: è vero che ci sono impianti più moderni, ma nessuno può vantare la storia o la collocazione geografica. Il nostro progetto si sposa infatti con i lavori di rinnovamento della pista, ma anche con l’imminente costruzione della metropolitana”.

Siccome la 777 Hypercar è un’auto di ispirazione WEC, cosa ne pensa di Imola al posto di Monza nel calendario 2024? E’ preoccupato che in futuro il campionato non rinnovi con Monza?
“La scelta di saltare il 2024 è dovuta ai lavori di ammodernamento della pista, ma mi auguro che il WEC rinnovi con Monza visto anche la bellezza delle ultime due edizioni. Ritengo che la pista brianzola si sposi bene con le caratteristiche delle vetture WEC e della 777, ma in Italia comunque abbiamo delle validissime alternative come Imola e Mugello”.

Come funzioneranno le giornate in pista? Gli appassionati potranno accedere dalle tribune e vedere l’auto in azione?
“Gli eventi 777 Hypercar saranno dedicati esclusivamente ai clienti, ma il pubblico potrà ammirare dalle tribune le vetture e il suono del V8 aspirato da 4.5 litri alimentato da biofuel. Saranno occasioni molto esclusive, ma verranno organizzate più volte l’anno. Considerando che Monza può ospitare anche 50 vetture, di sicuro i sette proprietari potranno divertirsi”.
Una domanda provocatoria: sappiamo la non intenzione di gareggiare nel WEC, ma in futuro si potrebbe fare un monomarca?
“La nostra intenzione non è quella di correre perché siamo liberi dai regolamenti. Tuttavia avremo un laboratorio marciante, un prototipo zero, che porterà a bordo nuove tecnologie sviluppate assieme al Politecnico di Milano e alla Formula Indy Autonomous Challenge. Queste innovazioni, come il virtual coaching e la guida autonoma, potranno sicuramente essere di spunto per qualche competizione monomarca oppure aprire le porte per nuovi progetti futuri di 777 Motors…”