Mistero

Arcore e il giallo dell’adesione al Pride: “quella mail è un baco”

Nessuna delibera di giunta, i funzionari negano di aver preso iniziative, gli organizzatori spiegano "credevamo fosse vero, eravamo contenti".


Un baco del sistema, un hacker, una falsificazione. Ci sarebbe una di queste tre spiegazioni alla mail partita dal Comune di Arcore il 30 agosto per comunicare agli organizzatori del Pride di Monza il patrocinio dal Comune di Arcore. Lo sostiene il sindaco Maurizio Bono osservano lo screenshot della mail, diffuso dagli organizzatori per dimostrare di non averlo inventato, quel patrocinio da parte della giunta di centrodestra di Arcore, che li aveva fatti sperare in un’adesione sincera e priva di etichette politiche.

“Ho parlato con i miei funzionari e dipendenti e nessuno ha inviato quella mail – ha dichiarato Bono – l’ipotesi a mio avviso più probabile è che si tratti di un baco del sistema che ha fatto partire una risposta automatica. Peraltro è norma che quando un comune aderisce, alleghi la copia della delibera di giunta con cui ha approvato il patrocinio. E qui non c’è”. E se non c’è, dice Bono, è perché non esiste nessuna delibera. La maggioranza non condivide la manifestazione in alcuni punti del suo manifesto, così come è successo lo scorso anno. Da Largo Vela insomma non sarebbe mai partita una mail di questo genere.

La missiva è indirizzata a un membro del direttivo di Boa (organizzatore) e parte da un indirizzo del Comune. Ma aggiunge il sindaco Bono: “mi lascia anche perplesso che l’organizzatore, convinto che noi aderissimo, non ci abbia invitati a presenziare alla conferenza stampa di presentazione. La notizia probabilmente sarebbe stata quella: il Comune di Arcore cambia idea e aderisce al Pride”.

Nel frattempo Bono dichiara di avere dato mandato al gestore esterno dei servizi informatici di verificare l’accaduto e di volerlo comunicare appena chiarito. Ma anche di riservarsi eventuali azioni giudiziarie, se ci fossero i presupporti. Nella serata di oggi, 11 settembre, sarà oggetto di una comunicazione al Consiglio comunale riunito in seduta.

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