Serie a

Calcio Monza, dalla Juventus al Lecce: un anno di Raffaele Palladino

Un anno fa Berlusconi e Galliani scelsero il giovane tecnico della Primavera per sostituire Stroppa: Il Monza cambiò subito passo, disputando un torneo eccezionale. Dodici mesi dopo, la sfida è confermarsi: domenica scontro salvezza con il Lecce.

Generico settembre 2023
Adriano Galliani presenta Raffaele Palladino. E' il 14 settembre 2022 - Foto d'Archivio

Esattamente dodici mesi fa, nella sala stampa dell’U-Power Stadium, Adriano Galliani presentava ai media il nuovo tecnico della squadra biancorossa: “Qui c’è Raffaele Palladino” dichiarava il dirigente brianzolo “che non è un traghettatore ma l’allenatore per il futuro. La scelta è assolutamente condivisa con il Presidente Silvio Berlusconi. Scelta di coraggio quella di un mister così giovane? Quando al Milan prendemmo Sacchi, non aveva mai allenato in Serie A. E quando arrivò Capello si disse che era arrivato un protetto di Berlusconi… A volte bisogna fare delle scelte coraggiose!”

A distanza di un anno, la “scelta coraggiosa” di Berlusconi e Galliani ha sicuramente dato i suoi frutti. Sfruttando l’esperienza nel mondo biancorosso come allenatore delle giovanili, Palladino si è accomodato con garbo, educazione ed idee chiarissime sulla panchina del 1912: lavorando sui principi di gioco (coraggio e aggressività), sulla mentalità e sull’entusiasmo, sulla condizione atletica e su qualche scelta individuale, il tecnico ha ottenuto risultati eccezionali, regalando pagine storiche a tutti i tifosi del Monza. Il debutto vincente contro la Juventus, abbattuta da un gol di Gytkjaer all’U-Power Stadium, resterà forse la migliore copertina possibile per raffigurare il viaggio del Monza in Serie A.

L’obiettivo è confermarsi

Oggi Raffaele Palladino è impegnato in un compito ancor più difficile, ovvero confermare quanto di buono e sorprendente fatto in una stagione anomala e irripetibile come quella appena passata: senza “ l’effetto sorpresa”, senza un calendario anomalo condizionato dalla Coppa del Mondo, ma soprattutto senza il Presidente Berlusconi, l’obiettivo sarà conquistare la permanenza nel massimo campionato, a cominciare dallo scontro salvezza in programma domenica contro il Lecce.

Squadra rivelazione

La squadra salentina è forse la rivelazione di queste prime tre sfide di campionato: due vittorie casalinghe contro Lazio (in rimonta) e Salernitana ed un pareggio di carattere acciuffato in rimonta a Firenze (2-2) valgono il secondo posto in classifica alle spalle della coppia Inter-Milan. Agli ordini dell’ex biancorosso Roberto D’Aversa (centrocampista visto in Brianza tra il 1996 e il 1999), la squadra più giovane dell’intero torneo ha messo in mostra un carattere forte e indomito, oltre a diversi profili di grande prospettiva: l’attaccante montenegrino Nikola Krstović, classe 2000, e il compagno di reparto Pontus Almqvist, svedese  24enne, decisivo contro la Lazio. Dietro questa nidiata di giovani di prospettive c’è il magistrale lavoro di scouting di Pantaleo Corvino, tornato dal 2020 nei quadri tecnici dei giallorossi.

Intrecci bianco-giallo-rossi

Mai banali i confronti tra Monza e Lecce, e spesso agrodolci per il bianco ed il rosso: senza sfogliare le pagine del passato, basta ripensare che contro il Lecce il Monza conquistò il suo primo, storico punto in massima Serie grazie ad una pennellata di Stefano Sensi al “Via del Mare”. Nonostante il pareggio, fu quella l’ultima partita di Stroppa sulla panchina monzese. Nel match di ritorno in Brianza, i salentini festeggiarono un’anticipata salvezza in pieno recupero grazie ad un rigore trasformato da Lorenzo Colombo, che domenica affronterà proprio la sua ex squadra con la maglia del 1912.

Una squadra giovane, affamata, che pratica un calcio offensivo e spregiudicato: l’identikit del Lecce sembra ricalcare quello del Monza 2022/2023

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