Brutale pestaggio nel cantiere dell’alta velocità: tre arresti, anche in Brianza
Un brutale pestaggio che è durato almeno 20 secondi. I tre aggressori, di età compresa tra 45 e 52 anni, tutti residenti nelle province di Milano e Monza Brianza
Una violenta aggressione è avvenuta nella serata del 2 maggio scorso nel cantiere dell’Alta Velocità di Montebello Vicentino. Tre individui hanno fermato l’auto del Direttore Tecnico della ditta SALCEF SpA di Roma, colpendolo brutalmente e causandogli lesioni gravissime. Dopo un’approfondita indagine, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Tra gli arrestati anche un uomo di Brugherio.
I FATTI
I tre aggressori hanno trascorso ore fuori dal cantiere dell’Alta Velocità, ignorando le telecamere di videosorveglianza, a bordo di un SUV nero proveniente dalla Lombardia. Appena la vittima ha lasciato l’area del cantiere, attraversando il cancello d’ingresso della zona degli uffici con la sua auto, i tre indagati hanno bloccato la sua strada con il loro potente veicolo. Sono scesi dall’auto con il volto coperto e armati di una mazza da baseball, hanno aperto lo sportello del conducente dell’auto della vittima. Ne è seguito un brutale pestaggio che è durato almeno 20 secondi. Solo l’intervento tempestivo di colleghi e operai, che sono accorsi sulla scena, ha evitato conseguenze ancor più gravi.
Dopo l’aggressione, i tre aggressori si sono dati alla fuga, facendo perdere le loro tracce. La vittima, un uomo di 66 anni originario di Roma, è stato immediatamente trasportato in ambulanza all’ospedale di Arzignano, dove è stato affidato alle cure dei medici. Le sue lesioni erano estremamente gravi, con fratture, ecchimosi ed escoriazioni sia agli arti superiori che inferiori, e ad oggi non è ancora completamente guarito.
LE INDAGINI
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza, i Carabinieri hanno iniziato a indagare già nelle prime ore della notte. L’attenzione si è concentrata sull’analisi delle immagini di videosorveglianza, che ha rivelato che la targa del SUV usato nell’agguato era stata alterata. Inoltre, le testimonianze dei presenti all’aggressione sono state raccolte e analizzate.
Le indagini sono state condotte in modo approfondito, coinvolgendo sia le modalità investigative tradizionali sia risorse tecniche avanzate. I Carabinieri hanno collaborato con il R.I.S. di Parma e condotto indagini anche fuori dalla provincia di Vicenza e dalla regione Veneto. Questo lavoro ha permesso di individuare definitivamente i tre aggressori, di età compresa tra 45 e 52 anni, tutti residenti nelle province di Milano e Monza Brianza e con precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona. Uno di loro era addirittura sottoposto a misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali da oltre un anno e non avrebbe dovuto lasciare la Lombardia.
GLI ARRESTI
La settimana scorsa, il GIP del Tribunale di Vicenza ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili dell’aggressione, sulla base dei risultati dell’indagine condotta dai Carabinieri e delle richieste della Procura della Repubblica. Nelle prime ore del 20 settembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, con il supporto di colleghi da Milano, Brugherio (MB) e Pioltello (MI), hanno dato esecuzione alle misure cautelari e ai decreti di perquisizione domiciliare emessi dalla Procura Vicentina. Nessuno degli indagati è in qualche modo con il movimento “NO TAV”.
La vittima, gravemente ferita, continua a riprendersi dalle lesioni subite, mentre gli aggressori affrontano ora l’accusa di violenza brutale e l’eventuale processo che ne conseguirà.