Docufilm

Emozioni e condivisione: il Villaggio Alzheimer di Monza sbarca al Festival di Venezia

Il docufilm 'La sfida della Memoria' racconta il percorso unico e umano del Villaggio Alzheimer 'Il Paese Ritrovato' di Monza.

Il paese ritrovato

L’Alzheimer sul red carpet. C’è tanta attesa per la proiezione, il 7 settembre, del docufilm “La sfida della Memoria” al Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Un prodotto studiato e creato per aumentare la consapevolezza del pubblico e la sua conoscenza della malattia. Il docufilm scritto e diretto da Marco Falorni e Andrea Frassoni, realizzato da Libero produzioni televisive in collaborazione con Rai documentari è stato girato presso il villaggio «Il Paese Ritrovato» de La Meridiana società, cooperativa sociale di Monza.

Al centro quindi del film una realtà del nostro territorio, nota per il suo impegno nella cura della demenza. Il Paese Ritrovato inaugurato nel 2018 è il primo villaggio Alzheimer costruito in Italia, la sua struttura ricorda proprio quella di un piccolo borgo, con spazi esterni ampi per i residenti e un calendario ricco di attività. Le persone accolte diventano parte attiva di una comunità e si muovono liberamente nell’ambiente pianificando in modo autonomo la loro giornata. Insomma uno spazio pensato non come un luogo di cura, ma di vita.

“LA MEMORIA DELLE EMOZIONI”

Nel docufilm sono così approfondite le vicende di Annamaria, Sante, Angelina, Antonella e altri residenti del Paese Ritrovato, ma non solo, ci sono anche i racconti dei familiari e delle persone che ogni giorno lavorano con passione e impegno presso la struttura. Ad accompagnare questo percorso, fatto di difficoltà ma anche di sorrisi e forti emozioni, la giornalista Rai, Francesca Fialdini.

Ad arricchire questo viaggio alla scoperta dell’Alzheimer anche la voce autorevole del professore Marco Trabucchi e la testimonianza dell’attore Giulio Scarpati e del celebre Diego della Palma, che hanno raccontato le loro esperienze familiari. Tra i protagonisti anche Enrico Ruggeri con la sua musica, che proprio nel Paese Ritrovato ha ambientato il suo videoclip del suo ultimo brano, Dimentico e ripreso anche nella nuova produzione.

“Il docufilm parla alle coscienze di tanti cittadini che avranno modo di conoscere la complessità delle situazioni provocate dall’Alzheimer – spiega il presidente della Cooperativa La Meridiana, Roberto Mauri – Al tempo stesso si potrà constatare che possiamo convivere con una malattia così rara e terribile se messi in condizione di mantenere, per quanto possibile, una certa qualità di vita. Inoltre il documentario propone l’esperienza del Paese Ritrovato che rappresenta una vera e propria rivoluzione nella cultura della cura”.

A conferma dell’interesse e del coinvolgimento che ruota intorno al progetto, partirà da Monza il 7 settembre un pullman con destinazione Venezia per andare a vedere la prima del film. Fra l’altro, la sala che ospiterà la proiezione e che può accogliere 150 persone è già praticamente piena. Il documentario poi andrà in onda su RaiTre il 21 settembre in seconda serata.

Il paese ritrovato
Roberto Mauri e la dottoressa Cristina Sandrini

IL PAESE RITROVATO MODELLO DI STUDI

Dal 2018 ad oggi Il Paese Ritrovato ha accolto 157 persone, attualmente sono in cura 64 ospiti. La struttura conta 8 appartamenti (ognuno con 8 camere singole con bagno privato), spazi comuni come il giardino, il teatro, la palestra e poi ci sono servizi utili, come il parrucchiere e la merceria. Un modello quello del Paese Ritrovato che è stato oggetto di studi importanti. E’ infatti in uscita la pubblicazione sul Journal of Alzheimer Disease, frutto del lavoro condotto dai ricercatori dell’università Bicocca coordinati dal geriatra Paolo Mazzola. Lo studio ha evidenziato l’uso degli antidepressivi prima, durante e post Covid. Fin dalla nascita del “modello borgo” è stata registrata la diminuzione dell’uso degli antidepressivi, un dato stravolto dall’arrivo del Covid quando i pazienti sono stati costretti a limitare i contatti e le attività e ritornato ad essere basso post pandemia. “I dati hanno dimostrato l’efficacia dell’approccio non farmacologico, sia in termini di riduzione dei disturbi del comportamento che di mantenimento delle abilità residue. Qui promuoviamo il benessere generale dei residenti”.- ha sottolineato Cristina Sandrini, geriatra e direttrice sanitaria del centro. Il progetto, illustrato anche al Congresso Nazionale dell’associazione Italiana di Psicogeriatria, ha vinto un premio all’ultimo congresso in Giappone, lo scorso giugno.

Il Paese Ritrovato Monza

Oggi si registra una crescente consapevolezza del fatto che la malattia di Alzheimer e altre demenze possono iniziare molti anni prima che si manifestino i sintomi, così come la consapevolezza degli interventi e delle scelte che si possono fare per la salute del cervello. “Dobbiamo lavorare sulla prevenzione – aggiunge Sandrini – nel mondo ci sono circa 50 milioni di persone che soffrono di demenza, ma il numero è destinato a triplicare entro il 2050″.

Le più recenti ed autorevoli evidenze che giungono dalla letteratura internazionale affermano che se si interviene precocemente su alcuni fattori di rischio modificabili, un terzo dei casi di malattia potrebbe essere ridotto o comunque ritardato nell’esordio. Molti dei fattori di rischio sono gli stessi che sottendono altre patologie, come ad esempio quelle cardiovascolari ed oncologiche. Da questo intuiamo l’importanza di adottare, in generale, uno stile di vita sano. I fattori di rischio individuati sono 12: sedentarietà, fumo, eccessivo consumo di alcool, inquinamento atmosferico, trauma cranico, limitati contatti sociali, scarsa istruzione, obesità, ipertensione, diabete, depressione e ipoacusia.

La giornata mondiale dell’Alzheimer, il 21 settembre, punta proprio a sensibilizzare l’opinione pubblica per sfidare lo stigma che persiste intorno alla malattia. E proprio La Meridiana è già da anni al lavoro per fare informare sul tema, con servizi alla città come lo sportello, due centri diurni, solo per elencarne alcuni e proposte culturali come la raccolta di poesie scritte da persone con Alzheimer oppure il docu-reality girato nel Paese Ritrovato e messo in onda su Rai Premium.

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